JPEGMAFIA x Danny Brown

Scaring The Hoes

2023 (Peggy/Awal)
experimental-hip-hop, glitch-hop

Scacciafiga è uno dei termini che potrebbe tradurre “Scaring The Hoes”, l’album collaborativo di JPEGMAFIA e Danny Brown. Ne trasmetterebbe la sprezzante volgarità ma anche l’ironica scelta di utilizzarlo per presentare l’intero lavoro, quasi un autosabotaggio dei due titolari che da subito vogliono mettere le cose in chiaro: è musica poco attraente, per niente sensuale, spesso cacofonica e disorientante, che “spaventa le ragazze”, per dirla in modo più delicato. Il siparietto della title track chiarisce la scelta dello sfrontato titolo:

Stop scarin' the hoes
Play that shit'll have them touch they toes
We don't wanna hear that weird shit no more 
What the fuck is that? Give me back my aux cord

I 14 brani in scaletta non concedono nulla all’immediatezza, unendo le produzioni assordanti e dense di JPEGMAFIA ai testi sarcastici, caustici e imprevedibili di entrambi i rapper. L’impatto frontale di “Lean Beef Patty”, che in 107 secondi frulla minacciosi melodie da film drammatico e frenetici beat accelerati, non è che l’inizio di un flusso sonoro che lascia spesso senza respiro: la distorta “Steppa Pig” (che titolo!) è al contempo assordante e incorporea, mentre la già citata title track nasce da un lamento di sax poi montato su un febbricitante groove a tratti ridotto a un semplice, rapido, battere di mani; “Fentanyl Tester” digerisce “Milkshake” di Kelis per ricomporla in una convulsione hip-hop con break-beat impazziti; “Kingdom Hearts Key”, con l’unico ospite dell’album, il giovanissimo rapper statunitense redveil, sembra spesso sul punto di essere inghiottita dall’arrangiamento fluttuante, imperniato su un campionamento di Maaya Sakamoto; la conclusiva "Where Ya Get Ya Coke From?" è un motivetto demenziale e un esilarante bombardamento di sample.

A questa ricchezza di suoni, idee e gag si aggiunge l’alternarsi delle due voci, quella pigolante e irritante di Danny Brown, con le sue rime acide, e quella di JPEGMAFIA, dal timbro più grave e uno stile apparentemente più tradizionale, nonostante la stravaganza di tanti versi. Questo alternarsi funziona più quando i confini sono sfumati che quando ci si limita a spezzare il brano in due sezioni profondamente diverse, come in “Shut Yo Bitch Ass Up/ Muddy Waters”. In “HOE (Heaven On Earth)” l’approccio differente dei due è evidenziato proprio dalla coerenza interna del brano, così che l’ordinato flow di JPEGMAFIA, con tanto di scampoli soul, possa contrastare con lo zoppicante procedere dei versi di Danny Brown.

 

Nonostante la doppia firma, l’album è soprattutto una dimostrazione dell’estro creativo di JPEGMAFIA, principalmente come produttore di riferimento di un hip-hop rumoroso, glitchy, sperimentale e imprevedibile. Il contributo di Danny Brown è quello di un fuoriclasse della rima, a suo agio anche al centro degli assalti sonori imbastiti dal contitolare, ma in definitiva relegato, anche a causa del mix, al ruolo di spalla di un artista che con “Scaring The Hoes” trasmette un’urgenza espressiva che, all’altezza del precedente “LP!” (2019), sembrava almeno in parte sopita.

17/04/2023

Tracklist

  1. Lean Beef Patty
  2. Steppa Pig
  3. SCARING THE HOES
  4. Garbage Pale Kids
  5. Fentanyl Tester
  6. Burfict!
  7. Shut Yo Bitch Ass Up/Muddy Waters2
  8. Orange Juice Jones
  9. Kingdom Hearts Key feat. redveil
  10. God Loves You
  11. Run the Jewels
  12. Jack Harlow Combo Meal
  13. HOE (Heaven on Earth)
  14. Where Ya Get Ya Coke From?