La parabola artistica di Dirk Serries, iniziata alla fine degli anni 80 sotto lo pseudonimo Vidna Obmana, non smette di rivelarsi estremamente prolifica arricchendosi con invidiabile costanza di album solisti e collaborazioni a vario titolo. Tra queste ultime si è rinnovata lo scorso anno quella con Stefano Gentile - iniziata nel 1995 con l'uscita di "The Transcending Quest" per la sua Amplexus - attraverso la pubblicazione di un lavoro audiovisivo che vedeva affiancati i collage dell'artista veneto alle frequenze ambient del musicista belga. Ed è nuovamente l'attuale etichetta di Gentile a curare l'uscita di questo nuovo tassello.
I cinque dilatati piano sequenza di "Defiance Of Self" si ricollegano direttamente alla matrice atmosferica intrisa di un chiaroscuro malinconico e desolante che tanta parte ha avuto nei capitoli migliori a nome Vidna Obmana. La chitarra è elemento unico, supportata dagli effetti, registrata e manipolata analogicamente in presa diretta. Le atmosfere perseguite sono crepuscolari, contraddistinte da un'evoluzione lenta e costante di modulazioni sature, la cui grana - soprattutto quando le screziature si fanno evidenti - conferisce un portato hauntologico preminente, veicolato anche dall'immagine sfocata e consunta della copertina.
Quello plasmato è suono che si innalza tendendo a sfaldarsi ("Crumbling Sense"), a inasprirsi fino a sfiorare la dissonanza ("Reckoning"), rendersi flessuoso ritrovando sentori enoiani ("Vigil") per divenire riverbero di una memoria distante, che giunge da territori oscuri. Indulge fino a essere ossessivo, disegna scenari di inquietudine in cui si rimane inevitabilmente impigliati ricordandoci quanto sia incisiva la capacità di Serries di costruire labirinti interiori profondamente elegiaci.
12/07/2024