LA LOM, acronimo che sta per Los Angeles League of Musicians, è un terzetto composto da Zac Sokolow (chitarra), Jake Faulkner (basso) e Nicholas Baker (batteria/percussioni). L’intento dichiarato del gruppo è quello di fare una sintesi dei diversi generi e culture musicali che provengono dalla metropoli californiana, melting pot di storie, popoli e suoni, con un occhio particolare alla sua componente originaria spagnola e messicana.
Il gruppo nasce nel 2019, per suonare nella lobby del celebre Roosevelt Hotel di Hollywood; si trattava quindi di fare musica di sottofondo, ambientale, di accompagnamento per gli ospiti che transitavano da quelle parti; il gruppo interpretò la propria missione con rivisitazioni strumentali di ballate classiche degli anni 50-60, che facevano parte della memoria collettiva; da lì la paletta sonora si è espansa, includendo boleri, cumbie e surf-rock, sempre filtrati dagli spunti che la vita frenetica di Los Angeles portava con sé, nonché dai retaggi musicali e culturali di ciascuno dei componenti.
Da questa storia arriviamo al 2024, anno in cui il gruppo pubblica il proprio primo album, “The Los Angeles League Of Musicians”, anticipato negli anni scorsi da un Ep e da alcuni singoli. L’album omonimo suona molto compatto; le canzoni sono basate essenzialmente su una melodia eseguita dalla chitarra, che si produce in arpeggi e assoli, mentre il basso e la batteria lavorano su armonia e ritmo. Su questa traccia si aggiungono talvolta percussioni e altri strumenti, così da creare movimento e varietà: dalla marimba che compare in “Figueroa” agli archi e al clarinetto nella inquieta e graziosa “Ghosts Of Gardena” fino alle percussioni intense di "'72 Monte Carlo"
L’album suona come un incrocio di ritmi sudamericani eseguiti con la strumentazione classica del rock (chitarra, basso e batteria) e la musica dei titoli di testa dei film western. Il tutto risulta decisamente vintage e lo-fi, anche grazie alla componente estetica e di immagine che il gruppo dà di sé sui propri canali ufficiali: foto granulose, in bassa risoluzione, campi di colore accesi in foto parzialmente desaturate, con sfondi spesso di tramonti nei deserti.
Dopo il tour americano, i LA LOM hanno intrapreso anche una serie di concerti in Europa (che purtroppo non vede l’Italia tra le mete prescelte). A conferma del gradimento che questo gruppo, capace di costruire un immaginario sonoro (e visivo) molto identificabile e carismatico, è stato capace di raggiungere.
13/11/2024