Nala Sinephro

Endlessness

2024 (Warp)
jazz, ambient

Si respira un clima di restaurazione, su questo “Endlessness”. Tra il disegno in copertina, il beneplacito della Warp, il legame tematico tra le tracce, e la lista dei collaboratori provenienti dalla scena jazz londinese, le similitudini col precedente “Space 1.8” sono a dir poco lampanti. Questo perché Nala Sinephro è una donna silenziosa e un’artista dagli intenti semplici, che ama nascondersi dietro arpa e tastiere per tessere atmosfere d’impalpabile levità, capaci di sollevarla oltre l’umana percezione – anche se, di recente, era stata invitata ad aprire un concerto di Sampha e ha dovuto giocoforza adattarsi a ben altro tipo di pubblico ed energia.
Ma anche questo aprirsi a nuove situazioni fa parte del cammino. Lungo dieci tracce per tre quarti d’ora di durata, “Endlessness” torna a vagare su pallidi sentieri di cotone idrofilo con l’apparente introversione di sempre. Ma stavolta, la mescola sonora è più compatta: rintocchi d’arpa e pulviscoli elettronici addensano amorevolmente al proprio interno ottoni e percussioni, mentre un’inedita coltre di archi sintetici lega assieme il tutto con un orizzontale tocco che potremmo definire quasi sinfonico. Lungi però dall’essere anche solo vagamente pomposo, il risultato si mantiene leggero ed è semplicemente incantevole.

“Continuum 1”, traccia più lunga in scaletta impiegata anche come anteprima, racchiude al proprio interno i semi di questo nuovo corso. Annunciato da un breve drone, che idealmente riparte dove ci aveva lasciati "Space 8" in chiusura del precedente capitolo, il brano presto dispiega un dialogo tra il sassofono di James Mollison e la batteria di Morgan Simpson. Nala, dal canto suo, offre un breve ostinato d’arpa, mentre con i synth modulari agita a piacimento l’atmosfera, invitando gli ospiti a seguirla nel cammino, prima di prosciugare il tutto verso un finale per solo sassofono: contro l’ondivago effetto talvolta lasciato andare alla deriva osservato in passato, la sinergia qui espressa è irrorata da un marcato tocco umano.
In un battibaleno, “Continuum 2” si riapre alla coralità con l’apporto, tra gli altri, di Nubya Garcia al sassofono e Sheila Maurice-Grey al flicorno, ma sono sempre gli archi neoclassici di Nala a fornire l’accento emotivo. Più silenzioso, invece, il “Continuum 3”, che presenta l’arpa come protagonista e lascia i synth a farsi veicolo per spumeggianti immagini di cetacei immersi nelle acque dell’oceano. Sul breve “Continuum 4” addirittura si osservano inintelligibili echi vocali, persi nelle retrovie del mix come fantasmi, mentre l’ancor più breve “Continuum 5” è giusto il preludio in chiave ambient all’estroverso “Continuum 6”, condotto con ritrovato nervosismo da synth intinti nel metallo e sibili d’ottone.

Ma l’autrice mantiene vivo il dinamismo dell’opera senza snaturarne il tipico afflato spirituale; “Continuum 7” è condotta a quattro mani con Lyle Barton, una miniatura per sole tastiere che si legge come una toccata e fuga. Così, quando “Continuum 8” riprende il discorso, si ha l’impressione di riaprirsi verso un’orchestra – stavolta, come protagonisti, troviamo il basso elettrico di Dwayne Kilvington e una coinvolgente prova alla batteria da parte di Natcyet Wakili. Particolare il “Continuum 9”, sottolineato da una pimpante modulazione che richiama i lavori di Mort Garson e Suzanne Ciani.
È un preludio al conclusivo “Continuum 10”, sul quale Nala, Dwayne e Natcyet si lasciano andare con trasporto verso il climax timbrico dell’intero lavoro – ma, per riportare l’ascoltatore con i piedi a terra, gli ultimi secondi del brano vengono affidati a una breve linea di pianoforte acustico e l’effetto è tanto semplice quanto inusitatamente profondo: dopo tre quarti d’ora passati con la testa per aria a osservare cirri elettro-acustici, i martelletti sulle corde hanno l'effetto di una sveglia.

Pur mantenendosi entro i confini stilistici con i quali l'avevamo conosciuta, Nala Sinephro cura una selezione che si spinge oltre la sola atmosfera, “Endlessness” è pervaso da rivoli sonori che donano corpo ed emozione al jazz da ambienti meditativi. Come da titolo, vorresti non finisse mai.

11/09/2024

Tracklist

  1. Continuum 1
  2. Continuum 2
  3. Continuum 3
  4. Continuum 4
  5. Continuum 5
  6. Continuum 6
  7. Continuum 7
  8. Continuum 8
  9. Continuum 9
  10. Continuum 10


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