Ghais Guevara

Goyard Ibn Said

2025 (Fat Possum)
hardcore-hip-hop, conscious-hip-hop

Ghais Guevara è tornato… più o meno. Da un paio di anni si fa chiamare Goyard Ibn Said, un alter ego al centro di questo album omonimo. È il presupposto di una narrative, un modo diverso di raccontarsi, che qua prende la forma di un album in due “atti”: l’ascesa e la crisi dovuta al successo.

Dopo un’autoironica introduzione, "The Old Guard Is Dead" esplode in una trap con voci operistiche e diventa velocemente un racconto musicale che imita il sottogenere e i suoi cliché per indicare le ipocrisie della società e dell’industria. Il tema politico è ancora centrale, ma la forma è fin troppo canonica, almeno fino a quando "I Gazed Upon The Trap With Ambition” si reinventa dopo un interludio: rinasce come un hip-hop rumoroso e nervoso, un Travis Scott che aggiunge all'allucinazione una dose di aggressività.
Il beat più astratto di "Monta Ellis" (feat. Yoko McThuggin) e quello distorto di "Yamean" (feat. Faro) segnano un cambio di passo nel sound e nel content che conduce alla danza post-apocalittica e inquietante di "Bystander Effect" (feat. Elucid), la jungle su cui rappa "4L", la musica cameristica che funge da beat, per di più drumless, in "The Apple That Scarcely Fell" (feat. McKinley Dixon).
Un cambio anche d’intensità e densità dei testi, come confermano la dolente "Branded" e l’amara "Critical Acclaim".
La conclusiva "You Can Skip This Part", dal titolo ironico, è in realtà la chiave di lettura dell'album, schierato contro la moderna blaxploitation dell’industria musicale da parte dei bianchi.

And I'm dancin' for these crackers while I call these niggas crackers
And I'm dappin' up the rappers that's subservient to crackers
So what happens to the fact that we be stuck in a contraption that's created by these crackers?

La forma di “Goyard Ibn Said” alterna qualche momento di eccessiva adesione ai cliché con momenti anche significativamente più creativi ed eterodossi. Il messaggio ci arriva con rap meno incendiari degli esordi, conservando comunque almeno una parte di quella potenza. “Goyard Ibn Said” non è né il più azzardato dei progetti di Ghais Guevara né un sell out ma una via di mezzo, che si apprezza per la sua curiosa struttura in due parti, ma finisce per impantanarsi a metà del guado: più facile da approcciare ma anche eccentrico, senza stupire.

07/03/2025

Tracklist

  1. Introduction to Act 1
  2. The Old Guard Is Dead
  3. Leprosy
  4. 3400
  5. I Gazed Upon the Trap With Ambition
  6. Monta Ellis feat. Yoko McThuggin
  7. Yamean feat. Faro
  8. Camera Shy
  9. Introduction to Act 2
  10. Bystander Effect feat. Elucid
  11. 4L
  12. The Apple That Scarcely Fell feat. McKinley Dixon
  13. Branded
  14. Critical Acclaim
  15. Shaitan's Spiderweb
  16. You Can Skip This Part

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