AA. VV.: “The Complete Obscure Records Collection 1975-1978” (10xcd Dialogo, 2023)Tra le più importanti pubblicazioni dell’anno appena concluso è doveroso annoverare “The Complete Obscure Records Collection 1975-1978”, cofanetto stampato in mille esemplari (sia in cd che in Lp) da Dialogo, etichetta milanese dedita al recupero e alla divulgazione di pregevoli gemme musicali da tempo fuori stampa e dimenticate.
La Obscure Records fu un’etichetta britannica creata e diretta da Brian Eno; in un triennio, dal 1975 al 1978, pubblicò dieci album di musica sperimentale di compositori anglo-americani. Gli album, contraddistinti da copertine impieganti la medesima foto, oscurata, si distinguevano gli uni dagli altri per il nome dell’artista riportato sul fronte e per l’evidenziazione di un differente particolare a colori della foto stessa. Il retro di copertina, come prassi nel mondo discografico di ambito classico, riportava analisi accurate delle opere e note biografiche dei rispettivi compositori.
Gavin Bryars, Christopher Hobbs, John Adams, Brian Eno, David Toop, Max Eastley, Jan Steele, John Cage, Michael Nyman, The Penguin Café Orchestra, John White, Tom Phillips e Harold Budd furono i musicisti coinvolti in questo viaggio surreale tra classica contemporanea, musica cameristica e d’ambiente. La serie di album pubblicata da Obscure esercitò sulle generazioni future un’influenza inestimabile.
Dieci album a loro modo unici e innovativi, talvolta epocali, come “Discreet Music” di Brian Eno, influenzato dalla sequenzialità minimalista di LaMonte Young e Ligeti. Eno, attraverso questo lavoro, teorizzò l’inutilità della musica, generando dunque tessuti sonori che accompagnassero la quotidianità pur restandone ai margini.
O “Music From The Penguin Café”, musica che “non ha funzione, che scivola tra le dita come acqua semplice, che allude senza mantenere le promesse. Essa è vana come un oggetto di cui in verità non si ha bisogno e che, al limite, può avere qualsiasi destinazione; la sua vita, a questo punto, è un miracolo o forse un’insopportabile minaccia. Fin dall’incipit (immaginiamolo come una sigla della rinomata Orchestra), la musica prepara qualcosa che poi non accade, rimanda al vuoto, introduce a un’ulteriore introduzione; spinti continuamente oltre da questa piccola risacca, ci sfugge il ‘boccone grosso’, di un divertimento che in realtà ci è ammannito di continuo, con noncuranza, fino allo sgomento. È proprio questa discrezione (che passa per l’elegante respiro dei ritmi, il timbro disdegnoso del cello, la precisa curvatura delle melodie) la sorpresa decisiva del disco. Non ne siamo abituati, in fondo ne soffriamo. Resistiamo come si può farlo con chi ci usa delle buone maniere a cui siamo abituati. Temiamo l’inganno per essere stati ingannati molto tempo prima. Finalmente: non sappiamo cosa farcene di un piacere che non riusciamo a spiegare e a ricondurre (a una ragione, a una scuola: a un bisogno)” (Bertoncelli, Paesaggi Immaginari, Firenze, Giunti, 1998).
O, ancora, “Pavilion Of Dreams”, ciclo esteso di lavori iniziato da Harold Budd nel 1972, ispirato al Corano e orchestrato per sassofono contralto (Marion Brown), piano elettrico (lo stesso Budd), arpa (Maggie Thomas), celeste (Richard Bernas), Glockenspiel (Gavin Bryars) e marimba (Jo Julian, Michael Nyman, John White, Howard Rees). Un capolavoro mistico e minimalista, che si propone di descrivere il vuoto vorticoso generato dalla distanza tra contemporanea e free jazz.
La pubblicazione di “The Complete Obscure Records Collection 1975-1978”, realizzata in collaborazione con tutti i musicisti coinvolti o con i loro eredi, rappresenta un evento discografico senza precedenti. Raccoglie al suo interno l’intera raccolta dei dieci album editi e prodotti da Eno per la Obscure, molti dei quali fuori stampa da parecchi anni o addirittura mai pubblicati in cd. Presenta con accuratezza le copertine originali ed è corredata di un prezioso booklet di oltre 120 pagine riportante testimonianze inedite di Gavin Bryars, David Toop, Max Eastley, Richard Bernas, la trascrizione completa delle note originali di ogni album, contributi e approfondimenti di Carlo Boccadoro, Tom Recchion, Bruno Stucchi e Walter Rovere.
Imperdibile.
Indice dei contenuti:
Obscure cd no. 01:
- Gavin Bryars: “The Sinking of the Titanic” (1975)
Obscure cd no. 02:
- Christopher Hobbs/John Adams/Gavin Bryars: “Ensemble Pieces” (1975)
Obscure cd no. 03:
- Brian Eno: “Discreet Music” (1975)
Obscure cd no. 04:
- Max Eastley/David Toop: “New and Rediscovered Musical Instruments” (1975)
Obscure cd no. 05:
- Jan Steele/John Cage: “Voices and Instruments” (1976)
Obscure cd no. 06:
- Michael Nyman: “Decay Music” (1976)
Obscure cd no. 07:
- The Penguin Café Orchestra: “Music from the Penguin Café Performed by Members of the Penguin Café Orchestra” (1976)
Obscure cd no. 08:
- John White/Gavin Bryars: “Machine Music” (1978)
Obscure cd no. 09:
- Tom Phillips: “IRMA. An Opera by Tom Phillips” (1978)
Obscure cd no. 10:
- Harold Budd: “The Pavilion of Dreams” (1978)
(4 febbraio 2024)