TBA

Annulé

2005 (Max Ernst)
elettronica, avant-pop

Miracoli della musica da consumare: quando nell'animo dell'indefesso ricercatore di novità a tutti i costi s'ingenera l'intima convinzione che tutto sia stato fatto e sentito, ecco che arriva qualcuno a estrarre dal cilindro un album che lo obbliga a rivedere la sua posizione. Daccapo, ma senza eccessi.
Si diceva, il midtempo ha il fiato corto, ha smesso anzi di respirare, la minimal techno ce l'hanno ormai proposta in tutte le salse, il glitch giace agonizzante e il termine trip-hop fa ormai parte del vocabolario giurassico: tutto vero?
Sarà forse che a Tbilisi arriva poca musica di tendenza, perché qualcuno ne possa essere davvero influenzato (tesi esotica, non dico di no, ma ci può stare, che dite?), sarà più verosimilmente che la venticinquenne georgiana Tusia Beridze, aka TBA, di musica ne ha ascoltata quanta ne basta per attrarne a sé le immagini più sfocate restituendocele in un'ottica davvero personale.

"Annulé" è il risultato di una minuziosa opera di raccordo: un disco lungo e composito, oltre settanta minuti la durata, che certo richiede paziente dedizione, ma che ripaga con altrettanta generosità, aggirandosi fra i variegati linguaggi dell'elettronica, spaziando fra sottogeneri pur non perdendo coerenza, mantenendo insomma ben visibile il filo conduttore.
E' insieme una sfida e una tesi di laurea: non ci viene in mente nessun altro accostamento, giacché l'esercizio di raccogliere in un solo comune denominatore distanze sonore in apparenza ampie è stato pienamente centrato.
Senza voler nulla togliere alla graziosa e talentuosa georgiana, è verosimile pensare che per il raggiungimento dell'obiettivo abbia pesato non poco quell'autentica autorità della minimal techno che risponde al nome di Thomas Brinkmann il quale, oltre a essere il titolare dell'etichetta che ha licenziato il disco, si occupa anche della produzione.
Alla luce di queste considerazioni, non possiamo sorprenderci se l'apertura è affidata a uno strumentale progressive elettronico, "Beba Plays", in cui la virtuosa reiterazione del pianoforte richiama direttamente i maestri dell'avanguardia minimalista classica, ma se subito dopo assistiamo a una repentina svolta nella recitazione techno-ambient con "I", nella quale TBA mette in mostra una calda sensualità vocale: due atmosfere così lontane, eppure emananti profumi di molto simili.
Sensualità al contrario volutamente assente nel trip hop di "B>lan" che proprio nel rifuggire dal clichè della cassa in battere e del vocalizzo ammaliante, optando piuttosto per un sussurrato distacco, riesce a far risaltare tutta la sua peculiarità.

Un altro elemento che contribuisce a mantenere l'omogeneità stilistica è la misura con cui è distribuito l'utilizzo del glitch, spesso presente, ma mai invasivo, è il caso della scarna techno-trance di "Tuesd", del crepuscolarismo per cuori tecnologici di "Okean K", nonché del robotico melodismo hip-hop della title track.
La notte ricorre e ci rincorre, palesandosi lungo tutto il tragitto: ora cupa, metropolitana e claustofobica, la cavalcata affanosa evocata da "Walk", ora algida e ferma come osservata da una finestra buia ("Airoports"), quando non pacata e malinconica ("Smashed").
In mezzo a toni acquatici in nerogrigio, e per questo valgono le escursioni in territori kraftwerkiani di "Soshi", la cui tastiera pare l'emanazione di "The Hall Of Mirrors", vengono ricamati altri spazi buoni per l'avanguardia e per l'improvvisazione: così, se da un lato ritroviamo in "Dread" una sorta di reprise di "Beba Plays", dall'altro un incerto cuore pulsante abbozza la trance sotterranea e strumentale di "Zinavs".
Il ringraziamento-commiato ce lo regalano le note della cascata melodica di "Urs" e Tusia che ci sussurra in un orecchio, in un filo di voce, tutta la dolcezza di cui è capace. La melanconica, distaccata dolcezza di un'artista cui è facile presagire un futuro radioso.

Tracklist

  1. Beba Plays
  2. I
  3. B>lan
  4. Tuesd
  5. Hip
  6. Dread
  7. Cheg
  8. Sleepwalkers
  9. Zinavs
  10. Smashed
  11. Soshi
  12. Okean K
  13. Signdunst
  14. Annulé
  15. Getgoin
  16. Nevermind
  17. Walk
  18. Tbc Geo Doc.
  19. Downby
  20. Lego Poetry
  21. Airports
  22. Urs