And So I Watch You from Afar

Gangs

2011 (The Richter Collective)
math-rock

Sapevate che quest'anno è uscito un disco math orecchiabile, dinamico, originale e che no, i Battles non c'entrano niente di niente?

Coordinate del tutto diverse. Niente cazzonaggine e sregolatezza, niente retrogusto indie-americanoide; e a ben vedere anche poco o nulla delle caratteristiche più strettamente tipiche del genere: cerebralità, astrattismo, irruenza, crudezza sonora.
"Gangs", il secondo album dei nord-irlandesi And So I Watch You from Afar, è invece fortemente evocativo, tutt'altro che scarno, muscolare ma non rabbioso, e soprattutto lontano da ogni forma di intellettualismo. Già solo per questo suscita curiosità e bendisposizione.

Ma c'è di più ancora. Per dire, in vent'anni di sound matematico vi eravate mai imbattuti in distorsioni quasi shoegaze? Eccovele nei riff compressissimi e "in frenata" che si contorcono nel bel mezzo di "Gang (Starting Never Stopping)". L'esempio più esplicito, ma non l'unico, in un disco che per la prima volta mette al centro il gioco sui timbri e la sensazione di vastità che possono creare.
In questo senso è provvidenziale - dopo un decennio di saccheggio da parte delle band più disparate - la rielaborazione di alcuni trucchi classici del soft/loud di Explosions In The Sky e soci. Chitarrine in crescendo, gran dispiego di riverberi e stop'n'go sono qui sfruttati con lo stesso dinamismo dei 65 Days Of Static (provare "Search:Party:Animal" per credere) e una grinta "tellurica" vicina giusto a quella dei Pelican, ma con una classe tutta nuova e personale.

Ho detto Pelican: non fatevi l'idea ora che si tratti di un disco metal, simil-metal o che. Nient'affatto. L'autonomia rispetto al filone post-sludge è un altro aspetto notevole: certo, ci sono dei chitarroni grossissimi e la batteria pesta come non si sa cosa, ma i modelli di durezza sembrano essere altri. I Led Zeppelin, ad esempio (finalmente un gruppo math che si rifà esplicitamente ai Led Zeppelin!).
Un po' una boutade, dite? Sentitevi allora le randellate folk/celtiche - sì, folk celtiche - in coda a "Think:Breathe:Destroy Homes" e ditemi un po' da dove l'avrebbero preso quel piglio, se non da Mr. Page aka il chitarrista più celticomane e fissato coi tempi sghembi della storia dell'hard-rock.

Un'alchimia sonora insomma. Ma sono i brani a far spiaccare il volo a "Gangs". Otto in tutto, per altrettante ricombinazioni stilistiche, che mostrano le grandi potenzialità della formula messa a punto.
Uno su tutti, però, sembra puntare avanti: è "7 Billion People All Alive At Once", l'unico in cui compaia la voce, un pa-pa-pa festante e ultra-corale che lascia intravedere un entusiasmante approdo pop alla Clues. Speriamo e attendiamo.

04/07/2011

Tracklist

  1. BEAUTIFULUNIVERSEMASTERCHAMPION
  2. Gang (starting never stopping)
  3. Search:Party:Animal
  4. 7 Billion People all Alive at Once
  5. Think:Breathe:Destroy
  6. Homes - Ghost Parlor KA -6 to…
  7. Homes - …Samara to Belfast
  8. Lifeproof

And So I Watch You from Afar sul web