Karen Gwyer

Needs Continuum

2013 (No Pain In Pop)
psych-electronica

Dopo un Ep intitolato “I’ve Been You Twice” (pubblicato in sole 13 copie su cassetta e disponibile gratis in download), Karen Gwyer agita le acque della musica elettronica con un esordio alquanto inusuale. Nata in America, ma trasferitasi a Londra, l’artista ha inciso l’album durante la sua prima gravidanza, uno stato fisico personale che sembra aver dato a “Needs Continuum” un suono particolarmente meditativo e accurato.
Pur raccogliendo brani composti in epoche diverse, la musicista rilegge tutte le sue fasi sperimentali con una chiave di lettura organica, evocando le migliori intuizioni dei Peaking Lights e di Laurel Halo. L’artista infatti realizza un suggestivo disco di elettronica spirituale, gettando semi sparsi di kraut-rock, minimalismo alla Steve Reich e frammenti di elettronica tedesca alla Tangerine Dream in un mare di ritmi, pulsioni disco e droni.

E' un'elettronica intimista, delicata, molto femminile, e forse per questo affascinante e lontana dalle proposte più altisonanti e ruffiane della sua controparte virile. Inoltre, “Needs Continuum” è un album che ama le ombre più che la luce: la voce resta infatti fuori dalle alchimie psycho-elettroniche che accompagnano l’intero progetto, tranne nella più dinamica “Pikku Kokki”, che flirta col pop e l’house.
Ci sono brani in cui si concentra tutta l’arte sonora di Karen: “Night Nails” è l’esempio più interessante, oscura cavalcata psichedelica dove anni e anni di elettronica (dai corrieri cosmici ai nostri giorni) si combinano come in un caleidoscopio, accompagnata da un video realizzato dall’artista, quasi a certificare la sua centralità creativa all’interno dell’album.

Le brevi tentazioni disco delle percussioni di “Sugar Tots” (quasi un omaggio ad Arthur Russell) gli strappi ritmici e armonici su strutture ambient di “Jaija Uses Ancestral Spirit”, la straniante psichedelia quasi gothic di “Waukon” e il romanticismo travolgente di “Part B” offrono una serie infinita di riflessioni e suggestioni che non hanno il dono della lusinga, ma appagano lo spirito in una commistione di intimità e rivelazione che è il reale messaggio di Karen Gwyer.
“Needs Continuum” è un progetto stimolante e discreto, una perla la cui luce è naturale e priva di artifici: lasciatevi quindi catturare senza fretta.

22/04/2013

Tracklist

  1. Sugar Tots
  2. Lentil
  3. Pikku Kokki
  4. Night Nails
  5. Some Of my Favourite Lotions
  6. Trapezoid Weekly
  7. Waukon
  8. Jaija Uses Ancestral Spirit
  9. Part B


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