Il 19 febbraio del 2023 il Teatro alla Scala di Milano, da 250 anni tempio dell'opera, della musica classica e del balletto, si è aperto per la prima volta alla canzone popolare - intesa nell'accezione anglofona di
popular music - e lo ha fatto con il più nobile e il più autenticamente popolare tra gli autori di canzoni in lingua italiana:
Paolo Conte. Questo evento eccezionale è stata l'occasione per osservare il Maestro dietro le quinte e durante le prove, e interrogarlo nel suo rapporto con la musica e con i musicisti, con le parole e le sue passioni. La voce del Paolo Conte di oggi si mescola poi con quella dell'artista giovane, attraverso immagini di repertorio dell'archivio di famiglia: nasce così il film documentario "Paolo Conte alla Scala, Il Maestro è nell'anima", che andrà in onda giovedì 23 maggio su Rai 3 in prima serata alle 21,20 e in prima visione assoluta. Un docu-film fortemente voluto da
Caterina Caselli, prodotto da Sugar Play e diretto da Giorgio Testi che unisce musica, ricordi e confidenze per andare dritto al cuore artistico di un musicista che - al termine della sua tournée negli Stati Uniti nel 2001 - la critica americana definì "traghettatore estetico dal Novecento al futuro".
"Paolo Conte alla Scala - dichiara Caterina Caselli - è la realizzazione di un sogno che viene da molto lontano, è un'idea fissa che mi ha perseguitato per anni, praticamente da quando ho cominciato a collaborare con lui per divulgare e valorizzare la sua arte a livello internazionale. Qualche tempo fa, assistendo a un suo concerto, si è risvegliata in me prepotente quell'idea da sempre cullata che un artista di quella grandezza potesse esibirsi nel più importante teatro musicale italiano: La Scala".
Giorgio Testi - regista con una carriera internazionale e riconoscimenti come Grammy, Emmy e Bafta per i suoi documentari con un approccio cinematografico – racconta che a fare da contrappunto alla preponderante dimensione musicale e alle immagini della Scala è stata inserita "un'intervista realizzata all'indomani del concerto che ripercorre la sua carriera attraverso il racconto della sua musica, dal suo punto di vista. Le parole del Conte di oggi, a cui fanno eco immagini di repertorio del Maestro da giovane, cristallizzano il momento e l'artista: il gusto, la poetica, certe idiosincrasie, il modo in cui la musica prende vita nel suo immaginario, la passione per l'arte, l’amicizia con i musicisti e infine il suo rapporto col pubblico".
"Paolo Conte alla Scala, il Maestro è nell’anima" è disponibile anche in formato doppio vinile con poster e doppio cd ed è anche un podcast ("Paolo Conte, il Maestro è nell'anima", prodotto da SugarPlay e Chora Media). Scritto e raccontato da Giulia Cavaliere, in ogni puntata una canzone innesca un'intervista a ospiti (Caterina Caselli,
Francesco De Gregori,
Lucio Corsi,
Francesco Bianconi,
Dente,
Colapesce e Dimartino,
Mahmood, la linguista Beatrice Cristalli), un'esplorazione in presa diretta del mondo musicale e narrativa del Maestro. Ospite d'eccezione: Paolo Conte in persona.
Conte racconta il suo approccio sinestetico alla scrittura delle canzoni, come un pittore che si approccia a dipingere: "Scrivo sempre prima la musica. Solo in un secondo tempo mi occupo delle parole. Che, forse, nascono dalla musica stessa che mette in movimento qualcosa nella fantasia, una sorta di imprinting che non è sentimentale, ma è fatto di colori, di luci, di ombre. Un gioco anche pittorico. Non faccio mai autobiografismo, non mi piace. Molti pensano che per la canzone Max mi sia ispirato a qualcuno in particolare, ma non è così. Avevo la musica e non avevo idea di che testo scrivere. Poi ho immaginato quest'uomo, alto due metri, spalle larghe, che fa un mestiere pericoloso. In Olanda quel brano ebbe molto successo e tante mamme chiamarono i loro figli Max. Quando mi chiesero chi fosse davvero, dissi la verità. So di averle deluse. Quando scrivo i testi delle canzoni creo dei personaggi, ma anche dei paesaggi. Mi considero uno dei pochi paesaggisti nel mondo della canzone".
Tracklist:
Aguaplano
Sotto le stelle del jazz
Come di
Alle prese con una verde milonga
Ratafià
Recitando
Uomo camion
La frase
Dal loggione
Dancing
Gioco d'azzardo
Gli impermeabili
Madeleine
Via con me
Max
Diavolo Rosso
Le Chic Et Le Charme
Il maestro
Via con me (Reprise)