Primal Scream

Beautiful Future

2008 (Warner)
rock

Sembrano voler resistere ad ogni costo all'usura del tempo, i Primal Scream, che con questo "Beautiful Future" riescono a ribadire il loro ruolo di illuminati del rock scozzese, riconfermando la loro fama di inaffondabili. Era già successo in passato, che dopo un disco mediocre riuscissero a recuperare - riciclandosi o trasformandosi - e tornare sulla cresta dell'onda, ma dopo "Riot City Blues" datato 2006, il viale del tramonto sembrava ormai imboccato definitivamente per Bobby Gillespie e soci; eppure ancora una volta riescono a cambiare pelle e sorprendere.

Il disco prende immediatamente le distanze dal retro-rock stantio del precedente Lp, rimescolando le carte giocate in passato e rilanciando con unrock imbevuto di elettronica come solo loro lo sanno suonare; "Beautiful Future" infatti non è un disco di svolta per i Primal Scream, piuttosto un sunto di quanto fatto in venti anni di continuo trasformismo e repentine mutazioni. C'è il pop, c'è la loro elettronica spinta, c'è il gospel, c'è il punk: nulla sembra mancare all'appello, e in questo contesto il singolo "Can't Go Back" è un grande attestato di salute, che fotografa un gruppo aggressivo che fa di tutto per mostrare i denti (si consiglia la visione del video, colmo di citazioni cinefile).

Il disco parte in quinta con il boogie della title track, arrangiato con pianoforte, chitarre sature e campane, ma senza mai tradire l'andamento in stile Rolling Stones; la caratteristica dell'album è quella di proporre brani pop ben rifiniti e arrangiati, ma senza mai trascurare una certa urgenza rock: "Uptown" infatti vanta una melodia squisita, col suo basso dub e un ritornello melodico con un tappeto di archi, ma non si vergogna di sfoggiare le chitarre, "Suicide Bomb" è il pezzo più potente, grazie a un andamento cadenzato, marziale e a riff titanici.

Altre perle sono "I Love To Hurt (You Love To Be Hurt)" che rispolvera la loro elettronica insidiosa e sensuale, con il controcanto di Lovefoxxx - cantante dei Cansei de Ser Sexy - e la ballata "Beautiful Summer", che dimostra le abilità pressoché illimitate di Gillespie come arrangiatore.
Un paio di cadute di stile, però, rovinano un album altrimenti impeccabile: prima "Zombie Man" non permette di apprezzare un ritmo irresistibile, a causa di arrangiamenti di dubbio gusto (un coro gospel troppo pompato), poi la cover non proprio riuscita di "Over And Over" dei Fleetwood Mac, con una dose eccessiva di zucchero che la fa suonare alquanto stucchevole.

Il disco nel complesso però funziona, suonando potente, solido e dimostrando le grandi risorse di una band che dopo venti anni fa il punto della situazione, riassumendo una carriera invidiabile e ribadendoci che non vuole saperne di invecchiare e morire.

09/09/2008

Tracklist

  1. Beautiful Future
  2. Can't Go Back
  3. Uptown
  4. The Glory Of Love
  5. Suicide Bomb
  6. Zombie Man
  7. Beautiful Summer
  8. I Love To Hurt (You Love To Be Hurt)
  9. Over And Over
  10. Necro Hex Blues
  11. The Glory Of Love (single version)