Phill Niblock

Touch Strings

2009 (Touch)
minimalism

L'ossessione, tutta LaMonte Young-iana e Tony Conrad-iana, del veterano newyorkese Phill Niblock di creare un suono (e forse "il" suono) eterno con un minimalismo di continuum ad libitum e addizioni tonali, subtonali e atonali, ha trovato un importante sfogo nella saga "Touch", un nome che Niblock ha preso in prestito dall'importante label che nell'ultimo decennio ha prodotto le sue registrazioni.

Dal 2003 a oggi sono così sfilati "Touch Food", dedicata ai cibi (vedi tracklist), e "Touch Three", dedicata al numero 3 (terza uscita per la suddetta etichetta, 3 cd, 3 brani per cd, 3 strumenti per brano, e così via). I suoi sono così concept immaginifici, che quasi giochicchiano con l'idea stessa di concept.


"Touch Strings" non fa eccezione, in primis nella concezione al solito colossale dei suoi lavori (due cd e tre amplissimi brani, per un totale di quasi 130 minuti di musica), ma anche per quel concept che, in questo caso, sta tutto negli "strings", gli archi, o anche meglio nelle "corde".

Pure vibrazioni e pure oscillazioni sono alla base di "Stosspeng" (59 minuti), tanto esoterica quanto asfissiante, polifonica e ricorrente, e di "One Large Rose" (45 minuti, il brano con l'uso più dinamico delle sue note stroboscopiche), mentre la "breve" "Poure" (23 minuti) sovramplifica le capacità tibetane degli archi veri e propri.


Come in un canzoniere agli sgoccioli, anche il Niblock degli "strings" spreme le ultime capacità acustiche tanto dalle sue competenze di compositore-scienziato pazzo quanto dalla strumentazione, totalmente orientata alla ricerca per il gusto della ricerca. Non è, esattamente, un raschiare il fondo del barile, ma un muliebre horror vacui con cui esorcizza il fattore più scomodo: la sterilità. Ha un fattore inedito, e sta nel partizionare le sue esplorazioni in sezioni dal minutaggio per lo più identico; forse è un nuovo messaggio subliminale di fiducia nel mezzo-cd nell'era degli iPod sempre più capienti, eppure è una bella contraddizione, specie per un teorico dell'ascolto eterno (o ininterrotto). E, soprattutto, il risultato finale non muta.

24/11/2009

Tracklist

Cd 1:

  1. Stosspeng
  2. Stosspeng
  3. Stosspeng
  4. Stosspeng
  5. Stosspeng
  6. Stosspeng

Cd 2:

  1. Poure
  2. One Large Rose
  3. One Large Rose
  4. One Large Rose
  5. One Large Rose
  6. One Large Rose

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