Componenti della folta schiera di indie-popper neozelandesi (The Bats, Chills, Terminals), i Brunettes (provenienti da Auckland) ricalcano la collaudata formula del duo maschio-femmina. L'ottimo “Structure & Cosmetics” aveva scandagliato la materia pop moderna con tatto e fantasia, mettendo in forte risalto le potenzialità di un gruppo capace di grandi cose.
“Paper Dolls” conferma quanto di buono già fatto, mescolando ulteriormente le carte con l'aggiunta di venature vagamente dreamy e un piglio che profuma di primavera fin dal primo battito.
Stravaganti nenie pop colorite e frizzanti (i controritmi di “Bedroom Disco”, i grovigli elettronici di “The Crime Machine”) vengono intervallate da mirabili esempi di dream-pop (gli splenditi duetti vocali della title track, la struggente malinconia di “If I”). Dove le melodie sono attraenti ma non scontate, il comparto strumentale varia da un uso sapiente dell'elettronica a un campionario nutrito di percussioni, strumenti a corda e piano (ascoltare “In Colours” per credere).
Magniloquenti, vivaci, indisponenti, sfrontati e ambiziosi; i Brunettes sono tutto ciò, il futuro li porterà sicuramente molto in alto in termini di vendite e qualità.
03/04/2010