Tetuan

Tela

2010 (Onlyfuckingnoise / I Dischi del Minollo / Timpan)
post-rock, math

Era l'ormai lontano 2005 quando gli allora poco più che ventenni Margot si presentarono al mondo con un Ep omonimo che passò sottotraccia, consegnandoci una band che sembrava fin troppo acerba e legata all'amore viscerale dei suoi componenti per i Marlene Kuntz delle origini. Sono passati cinque anni da allora e qualche piccolo cambio di line-up (passaggio da quattro a tre membri, con cambio alla batteria con l'ingresso di Edoardo), ma finalmente quella band è sbocciata. Ora sia fanno chiamare Tetuan e hanno un sound granitico e nevrotico, che ammalia. Un post-math-rock quasi solo strumentale (il cantato di Riccardo, peraltro quasi incomprensibile e forse eliminabile, lo ascoltiamo solo nelle prime due tracce dell'album) ridotto all'osso, ma martellante e lisergico al contempo è la cifra stilistica dei poco più di ventidue minuti di questo "Tela".

La ripetizione in continua variazione che apre "La Chambre" ci accoglie nel mondo dei Tetuan, un viaggio cinematico tra incubi e dolori in un universo teatralmente oscuro. "Dylan Dog", da cui è stato tratto anche un video (il bassista Cristiano si diletta con buon successo anche nel mondo dei cortometraggi) gracida malignamente tra ritmiche à la Shellac (o quasi, non evochiamo il nome di dio invano...) e distorsioni figlie dei Sonic Youth.

"Omega" è un fulmine ribollente che riverbera in lontananza, sfiorando soltanto l'udito, quasi a lasciarci una pausa di recupero in vista della seconda parte del lavoro, quella più "eterea". Che si apre con "Dio?...Solo Un'Allucinazione Sonora", introdotta da sottili vibrazioni slow prima di ispessirsi senza però mai esplodere veramente; come se una sottile tensione latente restasse imbrigliata tra corde e pelli non riuscendo a trovare il suo sbocco definitivo. "La Tregua" è il pezzo più lisergico, memore della lezione degli Slint, ma con ben altra durezza. A chiudere la scaletta c'è "Sono Un Apolide", nella quale il passo si fa sempre più oppresso e greve, come offuscato da una fitta nebbia prima di squarciarla e riemergere verso la luce.

Un esordio notevole, che mostra una decisa evoluzione nella band marchigiana, ormai pronta a spiccare il volo. Aspettiamo la prova del fuoco sulla lunga distanza per sbilanciarci, ma la stoffa per salire alla ribalta nazionale c'è tutta.

 

26/01/2011

Tracklist

  1. La Chambre
  2. Dylan Dog
  3. Omega
  4. Dio?...Solo Un'Allucinazione Sonora
  5. La Tregua
  6. Sono Un'Apolide

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