Le ugole femmine del belpaese sono capaci di condurci oltre le stelle? Pare proprio di si. Aspettavate un disco di moan wave (o giù di lì) italica? Bene, eccovi serviti. Bemydelay è il progetto solista della cantante/chitarrista Marcella Riccardi (già Blake/e/e/e, Franklin Delano, Massimo Volume), qui alle prese con una musica eterea e inafferrabile, pregna di quelle suggestioni oniriche che caratterizzano le musiche di autentiche sirene del vocalismo psichedelico statunitense come Grouper e Christina Carter.
Ma non solo, a tratti Bemydelay va a parare dalle parti delle Throwing Muses periodo "The Real Ramona" ("Toward The Sun"), sia per ciò che concerne la grana del suono, sia per l'ascetica e ovattata immediatezza delle atmosfere. Se a ciò aggiungete con un pizzico di inflessioni di blues arcaico, il "viaggio" è assicurato. Basati sulla manipolazione di due loop station, su delay, wah-wah, campane tibetane e percussioni varie, i pezzi di "ToTheOtherSide" danno l'impressione di evolversi in maniera circolare, affrescando un baratro di trascendenza austera. E diamine, potrebbero durare all'infinito, così come sono, persi tra delay e vocalizzi celestiali. Allora "What It Feels Like To Be Drowned" e "You And Me And The Sunshine" scomodano (ancora) Kristin Hersh e Nico, mentre "Cobra Sun" sono i Cocteau Twins sciolti nel liquame psichedelico di Valet.
Menzione speciale per l'indolenza alla Un di "To Come Out To The Other Side", mentre il resto ("Mirror", "Tears And Visions"), si mantiene su buoni livelli legittimando la qualità complessiva di un disco certamente suggestivo per le atmosfere, forse un pochino ripetitivo nei suoni. Ma tutto sommato è un dettaglio. Boring Machines etichetta italiana dell'anno.
01/06/2011