Titolo adattissimo all'indole che ci si può aspettare da M.lle Gainsbourg, ma non all'effettivo stato delle cose, per quanto la Nostra certo non urli. L'esile francesina è diventata alquanto grintosa. Altrimenti non si sarebbe lanciata nell'arrembante interpretazione nasale di "Set Yourself On Fire", già bonus track composta da Jarvis Cocker per "5:55." O nella possente versione live di "Trick Pony", uno dei pezzi trainanti di "IRM".
Charlotte ha dovuto vincere una timidezza quasi patologica per poter salire sul palco e sembra esserne contenta, dati il risultato del tour dello scorso anno (il pubblico italiano ha potuto assistere a un bel concerto a Torino) e la pubblicazione di questo disco, con otto inediti e undici brani dal vivo.
Un disco che ha qualche momento stanco ("White Telephone"), ma mai uno brutto. C'è autentica classe ("Anna"; "Paradisco"), quando non s'arriva a vette piuttosto alte (il singolo "Terrible Angels"). Ciò per quanto riguarda gli inediti. I pezzi dal vivo sfoggiano le suddette grinta e classe, rendendo attraenti brani non molto trascinanti nella versione in studio ("Jamais"; "Voyage").
I risultati sono ancora migliori coi brani più coinvolgenti: "IRM"; "The Operation"; "The Songs That We Sing". Ospite, in "Got To Let Go", il cantato loureediano di Charlie Fink dei Noah & The Whale.
19/12/2011