Desertshore

Drawing Of Threes

2011 (Caldoverde) | slowcore

C'erano una volta i Red House Painters, band tra le più poetiche ed evocative degli anni 90: la loro avventura termina ufficialmente nel 2001 con "Old Ramon" (anche se l'album era stato registrato alcuni anni prima). Kozelek ha poi formato i Sun Kil Moon dietro il cui nome, di fatto, si celano le sue opere soliste. Il bassista Jerry Vessel quest'anno è spuntato fuori con i non molto convincenti Heirlooms Of August.
Il chitarrista Phil Carney ha invece fondato col pianista Chris Connolly i Desertshore: "Drawing Of Threes" è il secondo capitolo della loro discografia.

Al duo si unisce questa volta anche il vecchio amico Mark Kozelek, ed è inevitabile quindi che sin dalla prima canzone ci si rituffi in atmosfere Painters-iane: su tempi scanditi lentamente dal ride si trasportano chitarre talvolta distorte (in "Diana" sembra di ascoltare i Crazy Horse al ralenti), talaltra essenzialmente acustiche ("Mercy"). L'album non è però un lavoro completamente derivativo, e questo si deve soprattutto al piano classicheggiante di Connolly (protagonista assoluto nella nostalgica "Vernon Forrest"), che crea trame sognanti e dilatate unendosi con le chitarre in una sorta di colonna sonora per un viaggio slowcore. La seconda parte dell'album, senza Kozelek, è completamente strumentale, e richiama il folk-rock atmosferico degli EDM.

Non il massimo dell'originalità, certo, ma era dai Sun Kil Moon di "April" che non ascoltavamo qualcosa che potesse essere confrontato con i tardi Painters, senza uscire malconcio dal paragone. E questo è già tanto.

(24/12/2011)

  • Tracklist
  1. Diana
  2. Mercy
  3. Turtle Pond
  4. Randy Quaid
  5. Vernon Forrest
  6. Molle
  7. Light Flowers
  8. Pollen Hinges
  9. Hellborg
  10. Matchlight Arcana
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