Nello specifico, ecco tracce di un ritualismo d'ascendenza folk ("Coprolite"), una tempesta radioattiva puntellata di urla filtrate ("Augury In The Evaporation Tower" – a tenere vivo il legame con le soluzioni più estreme di "The Crystal World") e una lunga ipnosi siderale con le solite urla rabbrividenti (il brano eponimo). Tutto ben fatto, tutto al posto giusto, tutto un po' scontato. Un vinile 12" che, insomma, va a rimpolpare il numero di quelle opere destinate agli appassionati ad oltranza.
(26/10/2011)