Six Organs Of Admittance

Asleep On The Floodplain

2011 (Drag City)
fingerpicking, free-folk

Sembra quasi un ritorno allo spazio circoscritto ma essenzialmente illimitato dell'intimità il nuovo lavoro di Ben Chasny.

Disco quasi tutto acustico, "Asleep On The Floodplain" si rivolge di sicuro più ai fan ad oltranza del musicista californiano che al resto degli ascoltatori, occasionali o meno. Un'opera minore, insomma, ma quasi per scelta, per ridisegnare il campo d'azione, lontano dalle deviazioni psych degli ultimi lavori. Così, proprio l'incipit di "Above A Desert I've Never Seen" muove una nota di speranza oltre il velo di una nostalgia cristallina. Un fingerpicking, il suo, fluidissimo, intrinsecamente lirico ("Hold But Let Go"), con la voce che, quando può, torna a montare sovrastrutture religiose ("Light Of The Light", "Dawn, Running Home", "River Of My Youth", in quest'ultima, coadiuvato dalla compagna di vita Elisa Ambrogio), altrove, per il tramite di un harmonium, prossime alle sovrannaturali desolazioni di Nico ("Brilliant Blue Sea Between Us").

Il brano intorno a cui tutto il disco si regge è, comunque, la lunghissima escursione esoterica di "S/word And Leviathan", nella quale in ogni caso Chasny appare meno convincente rispetto ad altre dissertazioni di tal fatta del recente passato. Più che girare a vuoto, qui la musica è, infatti, troppo poco innamorata degli spazi sconfinati e tutta destinata a raccogliersi intorno al sacro fuoco di una visione spirituale in gran parte sterile.

Per il resto, fatta eccezione per qualche altra radura di risaputo candore, c'è poco altro in un disco destinato a restare in secondo piano nell'ambito della sua discografia.

10/02/2011

Tracklist

  1. Above A Desert I've Never Seen
  2. Light Of The Light
  3. Brilliant Blue Sea Between Us
  4. Saint Of Fishermen
  5. Hold But Let Go
  6. River Of My Youth
  7. Poppies
  8. S/word And Leviathan
  9. A New Name On An Old Cement Bridge
  10. Dawn, Running Home

Six Organs Of Admittance sul web