Divanofobia

I Fantasmi Baciali

2013 (A Buzz Supreme)
songwriter, alt-pop
6.5

Il poeta, bassista e cantante emiliano Andrea Lorenzoni debutta e giunge alla sua vera voce con il primo album “I Fantasmi Baciali” a nome Divanofobia. Nonostante Lorenzoni vanti il supporto di una vera band, il procedimento è molto personale e possibilmente ancor più verace, stilisticamente e metaforicamente affidato a un lavoro di studio di registrazione che dona instabilità e riflessione alle sue canzoni.
Soprattutto, ogni canzone diviene creazione stilistica chic e artigianale a partire dai luoghi comuni del canto italiano (Negramaro, Modà, Afterhours), con grandi accortezze, anche puramente decorative, d’arrangiamento.

L’inciso acustico che apre “Non Farti Corrompere” prelude a un concerto noise-rock in più tempi, a metà via tra drammone esistenziale Radiohead-iano e post-rock astratto Slint-iano, con tanto di modulazioni di tonalità (maggiore e minore).
La canzoncina strimpellata di “La Tua Libertà” viene alzata spontaneamente di tono come aria d’opera teatrale alla Muse, e si collega liberamente a “Compagna con Figli”, uno dei picchi dell’album, in cui un effetto lo-fi tridimensionale introduce una bagattella per piano, un po’ “geghegè” agrodolce italico un po’ sortita tropicalia, con chitarre sfumatissime.

Un altro tocco di genio è la coda della cantilena dilaniata da accelerazioni emo-core e frustate hard-rock di “L’Eremo”, uno sconfinamento in un lo-fi ansiogeno in contrasto-accoppiata con voci hi-fi. Gli scampanellii tesi con ritornello furioso in “Ci-Viltà” aprono persino una schizofrenia folktronica, fino a un’apoteosi paradisiaca.
L’opera vira anche su registri più semplicemente emotivi: il marziale, gioviale gioco di chitarre rutilanti e cori da stadio di sottofondo di “Sorprendente” è la sua idea di frenesia, mentre la snella, elegante taranta di “Forza e Sigarette”, con parentesi di fantasmi e sirene, rappresenta la sua arte di variazione free-form per innamorati. Alcuni brani sono poco più che frammenti che s’incastrano l’un con l’altro. “Fidia”, con un’acustica solitaria Donovan-iana, è la coerente chiusa, l’estremo opposto del fuoco delle altre canzoni.

Ciclo di canzoni pop complesse per scrittura e orchestrazione, ma soprattutto composizione e de-composizione, quasi una forma di collage e de-collage. Una piccola velleità innovativa nel panorama, un possibile Tom Rapp del rock italico medio. Preceduto da un paio di Ep di abozzo (“Divanofobia”, 2011, e “Tinnitus”, 2012), il primo un affare solistico di Lorenzoni ma già con istintività frenetica, il secondo con maggior compattezza di emozioni e arrangiamento. Da esportare.

30/04/2013

Tracklist

  1. Non Farti Corrompere
  2. La Tua Libertà
  3. Compagna con Figli
  4. Sorprendente
  5. Campo di Nervi
  6. Forza e Sigarette
  7. L’Eremo
  8. Ci-Viltà
  9. Fidia

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