A pensarci bene, chissà quanti sono i capolavori dei quali però non vi è traccia, vuoi perché le incisioni non sono mai state commercializzate o perché la band si è sciolta prima che la propria musica potesse essere pubblicata. Ogni tanto però accade che qualche appassionato ricercatore riesca a scovare nastri impolverati o a convincere qualche artista a ritirare fuori i suoi vecchi progetti dal cassetto per portarli alla luce per la prima volta, anche dopo tanti anni dalla loro realizzazione.
Il 2013 segna l'anno di svolta per un titolo che doveva uscire nei negozi nel 1990 e che per varie vicissitudini all'interno della formazione, nonché per problematiche di denaro, invece, è rimasto finora una leggenda inascoltata.
I romani Gronge, tuttora attivi con Marco Bedini della vecchia line-up e con apprezzabili cd come il più recente “Dolci Ricordi”, avevano prodotto il master di un lavoro denonimato “XXX Cremone Gigante Per Soli Adulti”, che circolò solo come rarissimo demo promozionale presso qualche radio locale che iniziò anche a programmarlo. Ma poi di quelle eccellenti canzoni carpite via etere non se ne seppe più nulla, tanto più dopo la pubblicazione, nel 1991 per Wide, del nuovo vinile “A Claudio Villa (Original Sound)”.
E poi? Purtroppo nulla di fatto, poiché il primo disco del gruppo per una major, “Teknopunkabaret”, si rivelò tanto bello quanto sfortunato, visto l'inconsistente supporto dell'etichetta che avrebbe invece potuto far realizzare ai Gronge il salto di notorietà.
A seguire, sono cresciute le amarezze, le discussioni e i nuovi progetti di ciascun musicista, con il risultato di far naufragare la band, scioltasi e successivamente riesumata, nel nome, dal solo Bedini per il cd del 2007 “Coniglio Nazionale”.
Fortunatamente, però, nel Sol Levante c'è un'etichetta come la On Records che ha molto a cuore le gemme sconosciute prodotte in Italia (Sandro Oliva, Faust'O, The Colla) e scava scava ha ora permesso la prima edizione di questo autentico gioiello della musica tricolore, un disco che si può senza dubbio ritenere come l'opera più bella, matura, ispirata dell'ensemble capitolino.
La confezione è più che mai sfarzosa poiché contiene un cd con la scaletta originale, un secondo supporto con tracce live e outtake del disco e un ulteriore Dvd con immagini live di una performance a Latina nel 1992.
La band all'epoca era numerosa con Tiziana Lo Conte alla voce (poi nei Goah, Kar e ora nei Roseluxx), Inke Kull al violino e sax, Fabrizio “Trick” Sibilia alle varie ferraglie, Marco Bedini alla batteria, Paolo Taballione alle chitarre (già nei Carillon Del Dolore, musicista live con i Christian Death e ora nei Mira Onirica), Alessandro Denni alle tastiere e clarinetto, più uno stuolo di comprimari e collaboratori che rendevano anche i concerti un evento artistico a tutto tondo.
La musica presente in questo album delinea come i Gronge avessero trovato un perfetto equilibrio di fantasia, espressione, potenza che univa new e no-wave, industriale, pop deviato e un approccio dadaista unico nel panorama italiano di allora come quello attuale.
Ascoltando i pezzi che scorrono nella tracklist, si ha la viva impressione che nulla sia come loro grazie a un sound schizzato e nervoso quanto melodico, sperimentale quanto accessibile, senza che nessuna canzone faccia perdere colpi o tensione e con una Tiziana Lo Conte al canto che è pura personalità e carisma.
Le copie sono solo 999, il sentito consiglio è quello di recuperare “XXX Cremone Gigante Per Soli Adulti” il prima possibile.
16/06/2013