Samuele Bersani

Nuvola Numero Nove

2013 (Sony Music)
pop, songwriter

“Nobody sees you when you're on cloud nine”, cantava un tempo John Lennon. Dopo un silenzio durato oltre quattro anni, rotto soltanto dall'apparizione a Sanremo 2012 con la canzone “Un Pallone” (premio “Mia Martini”, il secondo della carriera) e dall'uscita della raccolta “Psyco – 20 anni di canzoni”, Samuele Bersani ha invece tutte le ragioni, e la voglia, di tornare a farsi vedere. Lo esplicita lui stesso, nel titolo dell'album, quella “Nuvola Numero Nove” (cloud nine, appunto) che in italiano sta per “settimo cielo”.

Il senso di rinascita è evidente, quasi ostentato. Permea tutto l'album, e in qualche modo soffia via quel “Manifesto Abusivo” che, con ogni probabilità, rappresenta il capitolo meno ispirato della discografia del compositore di Cattolica. Non un brutto lavoro, va detto, semplicemente un'opera al di sotto delle (indubbie) capacità di cui Bersani ha saputo far sfoggio negli oltre vent'anni di onorata carriera.

A quasi un lustro di distanza, insomma, “Nuvola Numero Nove” riconsegna un Bersani in splendida forma, istrionico generatore di situazioni che vanno dalla sfera privata, mai così in primo piano, a quel puzzle di contraddizioni che è l'Italia di oggi, “stivale ridotto a pantofola”. C'è la critica sociale, filtrata da quel linguaggio estroverso ed efficace che resta uno dei tratti distintivi del cantautore romagnolo. E ci sono, soprattutto, i sentimenti, per una volta trascritti senza l'uso di perifrasi: in “En e Xanax” Bersani racconta una storia d'amore che nasce e si forgia anche nelle incomprensioni, mentre in “Complimenti!” e “Spia Polacca” si parla di amori finiti, e per l'occasione pubblicamente fatti a pezzi.

È insomma la ritrovata ispirazione, declinata attraverso un eterogeneo campionario di dieci brani inediti, la vera cifra di “Nuvola Numero Nove”. La caustica “Complimenti!” (“tra i due litiganti un terzo incomodo c'è / si fa avanti un usuraio dei tuoi sentimenti / e te lo dico anche fuori dai denti: complimenti!”) evoca Franco Battiato negli arrangiamenti e Lucio Dalla nella metrica. “En e Xanax” rimanda ai Baustelle della prima ora, mentre l'istrionica “Chiamami Napoleone”, che avrebbe reso felice Enzo Jannacci, chiama in causa attraverso una veloce passerella i grandi del passato per un impietoso paragone con il presente (“non c'è più niente qui da musicare / a parte un disco dei Modà”, ché “qui di naturale c'è solo il tonno in scatola”). Lo spaccato sull'Italia contemporanea si completa in “D.A.M.S.”, spietato ritratto degli universitari che raggiungono Bologna pieni di speranze e se ne tornano indietro disillusi. All'osservazione dell'universale fa sempre da contraltare l'introspezione più intima. La raffinata “L'Ultima Chance” è una ballata impeccabile, mentre “Spia Polacca” dà sfogo all'odio represso (“tu conosci solo il tradimento / pensavo di avere vinto la lotteria / e sto in fallimento / perché tu mi hai portato a perdere / con mesi di follia / ogni valore persino casa mia”). Brano che, alla pari di “Desirée” e “Il Re Muore”, Bersani ha composto insieme a musicisti emergenti quali Gaetano Civello, Gregorio Salce, Matteo Fortuni e gli Egokid al completo.

Samuele Bersani torna dunque a soggiornare in quella “Nuvola Numero Nove” che spesso ne ha accompagnato la carriera artistica, confermandosi ancora una volta come una delle più interessanti, estroverse figure del panorama musicale italiano.

13/09/2013

Tracklist

  1. Complimenti!
  2. En e Xanax
  3. Chiamami Napoleone
  4. Desirée
  5. Ultima Chance
  6. Settimo Cielo
  7. D.A.M.S.
  8. Reazione Umana
  9. Spia Polacca
  10. Il Re Muore

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