Thao and The Get Down Stay Down

We The Common

2013 (Ribbon)
alt-folk, alt-pop

Proviamo a immaginare l’ambientazione di “We The Common”... Per esempio: una banda di hipster che manifesta, giù per Valencia Street a San Francisco, per i diritti delle detenute donne, intonando canzoni popolari e festose, come se il rumore fosse già di per sé un affronto al sistema precostituito.
In testa al plotone, qualche giovanotto armato di banjo, tromba e vibrafono e col volto camuffato da una barba fitta e incolta.

Thao Nguyen dovrà perdonare questa immagine caricaturale, con la quale si cerca in qualche modo di inquadrare il suo quarto disco, prodotto di un annetto di pausa dal jet-set indie e di lavori – improvvisati e rigorosamente non pagati – con associazioni di volontariato di San Francisco. È così che questo album viene dedicato a una detenuta, Valerie Bolden.

Chiassosi country-blues da osteria (“Move”, “Age Of Ice”, “Human Heart”) sorreggono quindi un karaoke di impegnata ubriachezza, generalmente irritante per la totale assenza di senso musicale – a tal punto da farla apparire un vanto.
A questo proposito, lo specchietto per le allodole di “We The Common” è rappresentato dallo stornello “Kindness Be Conceived”, nel quale duettano Thao e Joanna Newsom, incontratesi in una fattoria che fa da ritiro semi-monastico per giovani scrittrici (sic!).

06/02/2013

Tracklist

  1. We The Common (For Valerie Bolden)
  2. City
  3. We Don't Call
  4. The Feeling Kind
  5. Holy Roller
  6. Kindness Be Conceived
  7. The Day Long
  8. Every Body
  9. Move
  10. Clouds For Brains
  11. Human Heart
  12. Age of Ice

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