Il 14 giugno di questo 2014 in dirittura d'arrivo, Thomas Köner e Jana Winderen si trovavano in quel di Evreux, in Normandia, pronti a dar vita a una delle performance più particolari e ambiziose degli ultimi anni di sound art paesaggistica. L'idea di fondo era quella di scarnificare un live set nato acusmantico riducendolo alla sua sola componente audio, da costruirsi sfruttando le caratteristiche acustiche del chiostro della cattedrale cittadina e senza il benché minimo supporto video. Con il suono, dunque, elevato a unico elemento, contemporaneamente pennello e tela.
La registrazione di quell'esibizione giunge oggi a noi grazie all'instancabile Touch, che ha deciso di renderla disponibile per il download e di inciderla su un numero limitatissimo di Lp intitolandola “Cloître” (chiostro, appunto). Il gelo è la tematica chiave che emerge dalla sonorizzazione, nonché il punto di intersezione che i due hanno trovato tra i loro percorsi: se in Köner esso è caratteristica comune ai soggetti di molte delle sue opere (dai paesaggi degli esordi al vuoto in forme varie delle opere recenti), per Winderen si tratta di uno degli oggetti fondamentali della materia sonora.
Il medesimo schema si mantiene intatto anche nei quarantacinque minuti della performance: la londinese fornisce gli elementi sonori – in gran parte field recordings di versi di animali, folate di vento, gocce di pioggia, rintocchi di campane della cattedrale stessa e varie altre registrazioni provenienti direttamente dall'ambiente circostante - e condensa le basse temperature al loro interno, mentre il tedesco li elabora, costituendo la sonorizzazione a partire da essi e filtrandoli attraverso la propria, impareggiabile sensibilità poetica e contemplativa.
Il risultato è una lunga proiezione in grado di delineare ogni singolo dettaglio del paesaggio in maniera molto più penetrante e completa di una semplice ripresa video o di un set fotografico, per quanto meno strettamente oggettiva. L'immersione nell'ambiente è pressoché totale, come in una sorta di ipnosi guidata. Merito di un approccio che non si limita a riprodurre fedelmente i suoni, ma li rimodella attraverso le percezioni sensoriali dei due artisti, che tendono dunque a pervenire agli ascoltatori come parti già assodate del soundscape.
Un gioiello imperdibile per tutti gli amanti del paesaggismo sonoro, firmato da due dei più grandi artisti del suono dei nostri tempi.
29/12/2014