Franco Evangelisti, oltre a essere stato uno dei nostri compositori più originali e ingiustamente sottovalutati in vita (è scomparso infatti nel 1980), è stato anche il promotore ufficiale nonché membro fondatore dello storico Gruppo Improvvisazione Nuova Consonanza, un ensemble di pura ricerca sperimentale tra i più importanti e influenti a livello internazionale. Gli AMM di Cornelius Cardew e i MEV (Musica Elettronica Viva) di Alvin Curran e Frederick Rzewsky, fino ai più tardi Mnemonists (collettivo elettronico del Colorado di fine anni Settanta, inizio Ottanta) sono tra coloro che hanno tratto più di un'ispirazione da quel gruppo aperto italiano, che si formò ufficialmente a Roma nel 1964.
Tra i principali esponenti del collettivo c'erano, oltre ovviamente a Evangelisti, Ivan Vandor (poi nei MEV), Giancarlo Schiaffini, Egisto Macchi, Mario Bertoncini e il notissimo Ennio Morricone, che qui poté sfruttare al meglio le sue ambizioni più sperimentali e aleatorie, che talvolta gli erano impedite nel cinema. "The Feed-Back" (Rca, 1970) è uno dei loro dischi più atipici e fruibili, piuttosto in linea con certo avant-rock psichedelico di cui si sentivano vaghi sentori all'epoca (dai corrieri cosmici tedeschi al rock elettronico di Joe Byrd). Di sicuro, questo è il disco dove la mano "cinematografica" di Morricone si fa più sentire, tanto da pensare che la musica sia quasi tutta di suo pugno. Pare infatti di ascoltare un altro gruppo (e, infatti, qui si firmano enigmaticamente "The Group") rispetto a quello fortemente sperimentale di "Improvisationen" (Deutsche Grammophon, 1968) e di "Musica Su Schemi" (Cramps, 1976), unanimamente considerati i loro capolavori.
Tra i tre unici brani che compongono il disco (che non dura neanche mezz'ora), la title track è quella che maggiormente si riallaccia alla colonna sonora del thriller "Gli Occhi Freddi della Paura" (del 1971 e rintracciabile, con un po' di fortuna, in cd), accreditata al Gruppo Improvvisazione Nuova Consonanza, ma di fatto scritta dal solo Morricone, con i suoi ritmi sincopati (ottimo Renzo Restuccia alla batteria), psichedelia acida e atmosfere di pura suspance.
Il bello viene con la successiva "Quasars", dove la tromba suonata all'impazzata da Morricone si staglia su un ritmo metronomico che non può non far pensare ai Neu! con la sorpresa però che questi ancora non avevano inciso il loro primo album! I quindici minuti della conclusiva "Kumalo" sono quelli in cui si fa più viva l'influenza dei raga indiani (il sitar è infatti qui uno strumento portante) e di gruppi californiani come i West Coast Pop Art Experimental Band. Anche qui, però, nulla è lasciato alla normalità e, specialmente nella coda finale free-form, si odono echi dei Can di "Monster Movie".
Rarissimo e costoso da trovare nella sua edizione originale in vinile, "The Feed-Back" è stato ora ristampato in un elegante formato papersleeve e masterizzato dai nastri originali dalla Schema, la cui distribuzione ufficiale è stata affidata alla Soundohm di Fabio Carboni.
Sempre da questa distribuzione, si segnala il triplo box "Real Time" del pianista tedesco Reinhold Friedl (discepolo spirituale di Xenakis) insieme al manipolatore elettronico Dirk Dresselhaus, mastodontico lavoro di drone music uscito per la neonata Blume, di cui sentiremo a breve parlare in termini senz'altro lusinghieri.
18/06/2014