Prosegue il lavoro di recupero da parte della Projekt, in collaborazione con la Timeroom Editions, di alcuni tra i dischi più importanti dell'insigne compositore elettronico Steve Roach. Nel 2005 fu la volta della ristampa rimasterizzata di "Dreamtime Return" (Fortuna 1988), nel 2008 quella "expanded" in doppio cd di "Empetus" (Fortuna 1986) e nel 2011 quella completa di "Quiet Music" (Fortuna 1986). Ultimo ad uscire, nel 2012, è stato il discreto live "Stormwarning", pubblicato in poche copie nel 1989 per la Soundquest.
Il 15 aprile 2014 è uscita ufficialmente l'edizione, in triplo cd, di "Structures From Silence" (Fortuna 1984), che era già stato ristampato dalla Projekt nel 2001, ma in versione singola (esattamente come l'originale), ma con una copertina differente, a causa di problemi di copyright. Questa nuova versione risulta particolarmente ghiotta agli audiofili (il remastering a 24-bit/96k del disco originale è stato affidato a Howard Givens e acquista qui delle profondità di suono mai udite prima, neanche nell'edizione del 2001, rimasterizzata da Roger King) e ai completisti, in quanto negli altri due cd prendono posto ben due sinfonie elettroniche, suddivise in due chilometrici movimenti ciascuna, che idealmente si riallacciano ai temi del capolavoro del 1984.
L'album originale di "Structures From Silence" fu il primo fondamentale tassello di Steve Roach verso la musica puramente ambientale (i precedenti e discreti "Now" e "Traveller" del 1982 e 1983 ricalcavano fedelmente i modelli dei corrieri cosmici tedeschi). I pattern melodici di "Reflection In Suspension", che salgono in maniera celestiale, la stasi cosmica di "Quiet Friend" e la sublime "discreet music" della title track (mezz'ora di durata in cui apparentemente non accade nulla, ma si tratta solo di una nostra illusione) rimarranno non solo un punto fermo nella carriera dell'illustre compositore californiano, ma anche un punto di riferimento per molta musica elettronica a venire. Parte del merito va anche a Michael Stearns e a Kevin Braheny, che contribuirono alle atmosfere spaziali del disco. "Suspension And Reflection", contenuta nel secondo cd e "Below And Beyond" (inserita nel terzo cd) sono lunghissime composizioni recenti (incise rispettivamente nel 2013 e nel 2014), che idealmente proseguono il discorso intrapreso trent'anni fa e vanno intese come appendici di "Structures From Silence".
Per fortuna non si tratta di "filler", come spesso accade in operazioni di puro marketing come queste. Diciamo che potrebbero appartenere al periodo più cupo e austero di Roach, quello, per intenderci, di "The Magnificent Void" (Hearts Of Space 1996). "Suspension And Reflection" (un'ora di durata) è un'avvolgente e statica sinfonia elettronica, internamente cangiante attraverso i suoi due movimenti, mentre l'interminabile "Below And Beyond" (72' di durata!) è più ligia ai canoni ambientali di Brian Eno.
La registrazione perfetta (realizzata dallo stesso autore) ci fa apprezzare ogni singolo dettaglio sonoro. La nota un po' dolente viene proprio dalla Projekt, che ormai realizza queste edizioni d'archivio in una confezione meno che spartana. Non vi sono quasi note e il libretto è un perenne assente (ancor più economica di questa è stata la ristampa in doppio cd di "Migration/The Wolf At The Ruins" di Forrest Fang, lo scorso anno). Si vede che Sam Rosenthal punta più che altro al download di file Flac (che, va detto, è un ottimo formato audio) dal proprio sito e lascia ai nostalgici del formato fisico queste miserelle edizioni in digipack.
Dal sito di Steve Roach è disponibile anche la versione singola di "Structures From Silence", edizione 2014, che pare non essere stata messa ancora ufficialmente in commercio.
11/05/2014