Zs

Xe

2015 (Northern Spy)
prog-rock, avant

Forti della rinnovata line-up a terzetto, gli Zs del sassofonista Sam Hillmer proseguono l’imprinting elettronico dato dal melting-pot dell’assurdo di “Grain”.

“Xe” propone nuovi frutti di questa tendenza: una “Future Of Royalty” che è sardonica, militaresca danza industriale che schiuma stecche e controtempi impossibili a ogni secondo che passa, fino a un picco di free-jazz stellare; “Wolf Government”, concerto di riverberi iniettati di chitarra acida che spazia rapidamente da una caotica quiete a un grottesco rombo di turbine Jimi Hendrix-iane, fino a diventare cieca emissione di loop ferrosi; “Weakling”, piccolo gioiello di stasi mantrica spappolata da tifoni di distorsione elettronica.

Nelle due tracce lunghe invece il leader tralascia l’elettronica e rinuncia alle velleità di compositore fin qui messe insieme. Il combo torna a imbracciare canonicamente gli strumenti e sembra non poter fare altro che ricorrere ancora una volta al maniacale  scimmiottamento del minimalismo dei primi dischi. Rispetto alla freschezza degli esordi, sia “Corps” (12 minuti) che la title track (18 minuti, con un gradevole mezzopiano di sordina misteriosa e qualche sparuto picco d’acuta cacofonia collettiva) sembrano però poco più che insipidi soundcheck di gruppo.

E’ in ogni caso una portentosa messa in piega per il nuovo anti-virtuosismo della formazione, specie il nuovo batterista-robot Greg Fox, nuovo semidio del rullante. Se non ci sono fondamentali aggiunte alla loro storia, c’è comunque una spettacolare forma-suite che rimanda ai primi Henry Cow.

08/02/2015

Tracklist

  1. The Future Of Royalty
  2. Wolf Government
  3. Corps
  4. Weakling
  5. Xe