L'unico modo per ottenere "I Never Stopped Loving You", settima traccia di questo "Paradise" Ep, è mandare un'e-mail alla stessa Anohni, condividendo con lei un proprio pensiero intimo sulle speranze per il futuro. Io l'ho fatto, e un paio di giorni dopo è arrivata la risposta, con il pezzo in allegato e la richiesta di non condividerlo con nessuno - piuttosto di suggerire a chiunque sia interessato all'ascolto di mandarle a sua volta una mail. Anohni vuole il coinvolgimento dei propri ascoltatori, vuole scuoterci il più possibile dalla sedia e farci sentire in prima persona l'urgenza dei temi che più le stanno a cuore. Già "Hopelessness" non faceva prigionieri, con i suoi clangori elettronici e i suoi testi incompromissoriamente crudi e accorati, e l'aggiunta di "Paradise" segue nel solco.
Sette pezzi in totale quindi, sempre co-prodotti con la strana coppia Lopatin/Mohawke, che ancora una volta attaccano allo stomaco ma che in altri momenti repellono volontariamente le orecchie, mentre la voce di Anohni tuona e rimbomba attraverso droni e suonini in HD. L'apertura di "In My Dreams" sembra quasi l'attacco di un pezzo ethereal-metal, ma il momento dello scoppio rumoristico non arriva, lasciando semmai alla possente "Paradise" il compito di intavolare la discussione e puntare il dito, soprattutto nel momento in cui decanta:
My Mother's hand"Jesus Will Kill You" è un altro titolo impossibile da evitare, il pezzo striscia rumoroso e gracchiante e non vuole proprio farsi piacere, come del resto è spiacevole l'immaginario descritto dal testo, che accusa senza rèmore tutti quelli che abusano del proprio potere in nome di Gesù.
Her gentle touch
My Father's hand
Rests on my throat
26/03/2017