Flaming Lips - Oczy Mlody

2017 (Bella Union)
psych-rock

Nel 2013, "The Terror" aveva aperto una nuova possibile lettura nell'universo Flaming Lips. Fatta piazza pulita degli elementi ludici e delle bizzarrie che, fino a quel momento, avevano costantemente adornato il loro concetto di psichedelia, i Lips di "The Terror" si erano liberati degli orpelli cartooneschi, per portare alla luce un senso di paranoia opprimente che, nelle opere maggiori, si limitava a giacere sotto la superficie.
Se è vero che il suddetto lavoro non appariva centrato in ogni passaggio, esso aveva però saputo restituire l'idea di una desolazione cosmica raramente affrontata di petto da Wayne Coyne e compagni, tanto che erano stati in molti a identificarlo come un'inedita svolta intimista.

Ed è proprio nel solco di quelle atmosfere allucinate e ansiogene che prende forma il qui presente "Oczy Mlody", anch'esso dominato da uno psych-rock screziato di elettronica che si fa figurazione di uno stato di spaesamento. Mentre però la nuova fatica del gruppo di Oklahoma City sa trovare una ragion d'essere all'interno di un itinerario artistico coerente, sotto l'aspetto prettamente musicale fluttua senza trovare un appiglio.
L'iniziale "How??" è già emblematica in tal senso: da un lato la scrittura fatica a trovare slanci, dall'altro la disumanizzazione cui l'impianto sonoro è stato sottoposto toglie mordente alle interpretazioni. Dispersa in una solitudine tracciata da pattern scheletrici di drum machine, bassi saturati e ambienti onirici disegnati dai synth, la voce di Coyne sembra costituire l'unico, flebile lampo vitale, se non altro nel dare corpo a un'immaginazione "produttiva" che ciondola tra la dimensione del fantastico e quella dell'assurdo.

Non si pensi, però, che titoli come "Listening To The Frogs With Demon Eyes" o "There Should Be Unicorns" possano alludere a un ritorno al mondo multicolore di uno "Yoshimi". Quella stravaganza che, fino a quattro/cinque anni fa, era sempre stata piatto della casa sul piano sonoro, sopravvive qui esclusivamente a livello testuale, dove il cantante si diverte a tracciare con meraviglia infantile un immaginario fatto di creature meravigliose, salvo poi sbeffeggiarle nella scatologia ("At first there should be unicorns. The ones with the purple eyes, not the ones with green eyes. Whatever they give them, they shit everywhere").
La stasi che si respira dal lavoro strumentale toglie però stupore dinnanzi a tutto questo, così che l'album suona più che altro come discorso lasciato in sospeso, in costante attesa di una melodia trascinante che giustifichi le scelte estetiche e che, a onor del vero, non arriva mai.

La quasi title track "Sunrise (Eyes Of The Young)" - traduzione, quest'ultima, dal polacco "Oczy Mlody" - si sforza di guardare al mèlo stralunato di "The Soft Bulletin" senza recuperarne la potenza espressiva, mentre l'intermezzo "Nigdy Nie (Never No)" sa di kosmische musik edulcorata. L'estro melodico della band emette finalmente qualche vagito nel sci-fi/noir "One Night While Hunting For Faeries And Wizards And Witches To Kill" e nella pop ballad "The Castle", pubblicata come singolo, anche se l'ottima preparazione, con chitarre beachhousiane, avrebbe probabilmente meritato un ritornello migliore.
Com'è ormai lecito attendersi di questi tempi dai Flaming Lips, giunge in conclusione un duetto con Miley Cyrus, ormai più musa che semplice "heady fwend" e, paradosso dei paradossi, il suo intervento sulla "Do You Realize??" in miniatura "We A Family" riesce a ripulire l'ambiente dal torpore generale. Troppo poco, però, per distogliere l'attenzione da un'evidente impasse di cui si fa portavoce (sin dal titolo) "Galaxie, I Sink", accesa da una grandeur solamente apparente, ma in realtà paradigmatica nel fotografare una band che sta rischiando di smarrirsi tra le proprie escursioni intergalattiche.

26/01/2017

Tracklist

  1. Oczy Mlody
  2. How
  3. There Should Be Unicorns
  4. Sunrise (Eyes of the Young)
  5. Nigdy Nie (Never No)
  6. Galaxy I Sink
  7. One Night While Hunting For Faeries and Witches and Wizards to Kill
  8. Do Glowy
  9. Listening to the Frogs with Demon Eyes
  10. The Castle
  11. Almost Home (Bliski Domu)
  12. We A Family

Flaming Lips sul web

Tutte le recensioni su OndaRock
FLAMING LIPS
American Head

Wayne Coyne torna su morbide e melliflue atmosfere psichedeliche per il sedicesimo album della band americana

FLAMING LIPS
King's Mouth

Un ritorno in strepitosa forma per la band di Wayne Coyne, qui alle prese con la sonorizzazione di un suo libro

FLAMING LIPS
Scratching The Door: The First Recordings Of The Flaming Lips

La ristampa delle prime registrazioni del gruppo

FLAMING LIPS
7 Skies H3

La psichedelia cupa della band nella versione condensata della folle “24 Hour Song Skull”

FLAMING LIPS
The Terror

Il flusso di coscienza del nuovo disco di inediti della masnada di Wayne Coyne

FLAMING LIPS
Flaming Lips And Heady Fwends

All'esordio con la Bella Union, la band americana pubblica un sunto delle sue ultime collaborazioni

FLAMING LIPS
Strobo Trip

La pazzia visionaria di Wayne Coyne in sei ore di deliri psichedelici

FLAMING LIPS
Embryonic

La nuova, delirante jam electro neo-psichedelica della band di Wayne Coyne in un doppio cd da 70 minuti

FLAMING LIPS
...Doing The Dark Side Of The Moon

Il sorprendente viaggio dei Flaming Lips nell'opera più discussa e amata dei Pink Floyd, insieme a Henry Rollins e Peaches

FLAMING LIPS
At War With The Mystics

Il parziale (e riuscito) ritorno al rock della band di Wayne Coyne

FLAMING LIPS
Yoshimi Battles The Pink Robots

La nuova spiazzante incursione psichedelica della formazione statunitense

FLAMING LIPS
The Soft Bulletin

Il carnevale fantasmagorico di Wayne Coyne per salutare in grande stile gli anni 90

FLAMING LIPS
Telepathic Surgery

Il capolavoro della prima fase della leggendaria band americana, sospeso tra gusto citazionista e vertigine sperimentale