Alessandro Cortini + Lawrence English

Immediate Horizon

2018 (Room40 / Important)
dark-ambient/drone

Con la pubblicazione di “Immediate Horizon” si completa una sorta di triumvirato artistico avviato un anno addietro dalla collaborazione tra Merzbow e Alessandro Cortini (s/t, 2017) e proseguito qualche mese fa con “Achromatic”, lo split tra il noiser giapponese e il duo HEXA (Lawrence English e Jamie Stewart). Stavolta è lo stesso padrone di casa Room40, in tandem con Important Records, a curare l'edizione in Lp e cd del live set condiviso col membro italiano dei Nine Inch Nails al Berlin Atonal del 2015.

Come in tanti casi simili, l'impulso proviene da una reciproca ammirazione che porta a sperimentare materiali condivisi, cercando un equilibrio nuovo tra pensieri musicali affini ma non certo indistinti. L'esito, piuttosto semplice in linea di concetto, coniuga la densità e la prospettiva sonora della matrice drone di English con le venature e pulsazioni scuriste che popolano l'immaginario sintetico di Cortini, il quale ha visibilmente fatto tesoro del decennale sodalizio con Trent Reznor.
Le oscillazioni del mini-synth e sequencer OP-1, filtrate da una serie di pedali effettati, si immergono e compenetrano nelle dense nebbie del sound artist australiano, accumuli di frequenze basse che esercitano una spinta lenta ma costante pervadendo le navate industriali del Kraftwerk. Dapprima segnale regolare e asettico (1) poi minacciosa triade tonale (2), la marca sonora di Cortini prende gradualmente forma scandendo la sequenza dei cinque ipotetici movimenti, suddivisione approssimativa di un unico flusso atmosferico.

Le ottundenti ventate della quarta sezione confluiscono in un crescendo di distorsioni dal vertice lacerante, pur basandosi su tonalità epiche e ariose. Quasi cullante, al confronto, il pattern melodico del finale, solcato in extremis dalle ultime esalazioni dark-ambient e vaporizzato nell'intero spazio acustico, assecondando ancora una volta le derive “fisiche” e saturanti del sound di English. Una convincente riprova del motto “less is more”, sommatoria lineare e priva di rischio come quella del recente binomio di “Selva Oscura”, benché virata su un registro assai più tetro e opprimente, ideale per i cultori dell’underground berlinese che ne hanno fatto esperienza diretta.

14/12/2018

Tracklist

  1. Immediate Horizon 1
  2. Immediate Horizon 2
  3. Immediate Horizon 3
  4. Immediate Horizon 4
  5. Immediate Horizon 5