Bangles/T. O'Clock/D. Syndicate/R. Parade

3x4

2019 (Yep Rock)
paisley underground, neo-psychedelia

Nel 1984 gli esponenti di spicco del Paisley Underground decisero di incidere un album-tributo dedicato agli anni 60, intitolato "Rainy Day", con cover di alcuni degli artisti simbolo di quel magico decennio. Trentacinque anni dopo viene immesso sul mercato una sorta di seguito: i protagonisti sono prevalentemente gli stessi (rispetto ad allora, mancano Kendra Smith, Karl Precoda e David Roback), ma questa volta a essere celebrati non sono più gli eroi dei Sixties. I quattro gruppi fondatori del Paisley Underground - vale a dire Bangles, Dream Syndicate, Rain Parade e Three O'Clock, in rigoroso ordine alfabetico - hanno infatti deciso di omaggiarsi a vicenda, suonando tre cover a testa pescate dal repertorio altrui, per un totale di dodici brani. "3x4", appunto. Una simpatica rimpatriata tra vecchi amici, cresciuti nella Los Angeles dei primi anni 80, coltivando le stesse passioni musicali: un progetto dunque nato quasi per gioco e difatti inizialmente pensato in tiratura limitata (in occasione del Record Store Day del 2018). Ma l'affetto di cui, ancora oggi, evidentemente godono queste band è andato oltre le migliori aspettative e una pubblicazione, in veste ufficiale, di "3x4" è divenuta inevitabile. Nessun intento autoreferenziale, semplicemente un'occasione per ritrovarsi e divertirsi, di nuovo, tutti insieme. Proprio come in gioventù. E con esiti tutt'altro che disprezzabili. Non si può dire, del resto, che i vari gruppi coinvolti nel progetto se la passassero poi tanto male. I Dream Syndicate, in particolare, erano apparsi decisamente in forma con il loro comeback album del 2017 e, con il recente "These Times", hanno confermato di vivere una seconda giovinezza. Le stesse Bangles, con "Sweetheart Of The Sun", avevano recuperato parte di quell'energia sprigionata nei loro primi lavori. Questa compilation giunge così in un momento piuttosto favorevole.


"3x4", prevedibilmente, privilegia gli esordi dei rispettivi gruppi: ben cinque dei dodici brani selezionati provengono infatti da Ep o mini-album. Si parte così con i Three O'Clock che omaggiano addirittura le Bangs (il nome originariamente scelto dalle componenti delle Bangles), con una riproposizione del loro primo brano inciso, "Getting Out Of Hand", e si conclude con i Dream Syndicate che riportano alla luce "She Turns To Flowers", il dinamitardo inno punk dei Salvation Army (ovvero i Three O'Clock prima che il vero Esercito della Salvezza avesse da ridire). Gli episodi migliori sono quelli che non ti aspetti. È interessante, per esempio, vedere le Bangles - il gruppo di quella scena, a torto o a ragione, ritenuto più pop - alle prese con "That's What You Always Say", uno dei brani più grintosi contenuti nell'epocale album di debutto dei Dream Syndicate. Ancor più sorprendente la vera e propria rilettura di "Real World" realizzata dai Rain Parade, con Matt Piucci e compagni che riescono nell'impresa di trasformare un frizzante pezzo nello stile dei primi Beatles in una sognante ballata psych tipica del loro repertorio (meno riuscito, invece, il medesimo tentativo compiuto con "When You Smile").


C'è anche a chi piace vincere facile, come i Three O'Clock, che giocano sul velluto con la dolce "What She's Done To Your Mind", un brano - pescato dal catalogo dei Rain Parade - che sembra pensato apposta per loro. Allo stesso modo, "Talking In My Sleep" si rivela un perfetto abito su misura per la voce di Susanna Hoffs, che si trova particolarmente a suo agio con questo tipo di psichedelia soft. Ad apparire un po' scolastica è soltanto la versione dei Dream Syndicate di "Hero Takes A Fall", capolavoro delle Bangles prima maniera.


Il Paisley Underground celebra dunque se stesso, ma lo fa bene. E pazienza se la peculiare voce di Michael Quercio non sia invecchiata benissimo o se Debbi Peterson arranchi sulle note di "Jet Fighter": il risultato finale rimane estremamente godibile. I contenuti ci sono, l'operazione-nostalgia non è fine a se stessa. Lunga vita, quindi, al Paisley Underground e a quei quattro gruppi californiani che lo hanno reso grande e che ne tengono ancora alta la bandiera.

11/05/2019

Tracklist

  1. Getting Out Of Hand
  2. That's What You Always Say
  3. You Are My Friend
  4. As Real As Real
  5. Tell Me When It's Over
  6. When You Smile
  7. Talking In My Sleep
  8. Hero Takes A Fall
  9. Jet Fighter
  10. Real World
  11. What She's Done To Your Mind
  12. She Turns To Flowers