Il lavoro viene concepito in quattro parti che scorrono come un continuum sotto un'unica metafora marinaresca, opportunamente rappresentata dalla cover-art di Massimo Leonardi. Si inizia con i dieci audaci minuti di "Largo", che dopo una prima parte satura di effetti si stabilizza in un sussegguirsi di arpeggi. In "Allegro con crepe" viene invece inizialmente dato più spazio al silenzio per poi crescere di velocità in prossimità del fine, preparando così l'ascoltatore ai pericoli di "Adagio nel naufragio", dove Dorella dà sfoggio del proprio eclettismo alla sei corde, utilizzando suoni decisamente più sperimentali e catatonici.
Il disco si chiude con "A fondo", che solo nella lunghezza accenna alla opening track, riproponendo lo stesso identico minutaggio. Anche qui diversi sono i segmenti compositivi che vanno a comporre la traccia, il cui scopo è quello di rappresentare un'ineludibile discesa negli abissi, da cui neanche l'ascoltatore può salvarsi.
(25/03/2019)