BTS

Map Of The Soul: Persona

2019 (Big Hit)
k-pop, pop-rap

Hanno una delle fandom più imponenti e fedeli al mondo, capace di documentare ogni loro mossa e apparizione con una precisione impressionante, in un clima di isteria collettiva che non accenna affatto a diminuire. Hanno abbattuto record di ogni tipo, travalicando in maniera decisa i confini del loro continente e imponendosi in un mercato chiuso e competitivo come quello statunitense. Mica male, per una band lanciata sei anni fa sotto l'ala protettiva di una (al tempo) piccola etichetta musicale e inizialmente ritenuta troppo tendente a un'estetica urban per far presa su un pubblico ad ampio spettro. E questo pare essere soltanto l'inizio, per un gruppo che adesso ha puntato il suo sguardo sul mondo intero. Band ammiraglia di quella hallyu approdata dopo anni di tentativi e proposte ai massimi livelli di esposizione e al lancio di carriere internazionali di successo, con “Map Of The Soul: Persona” i BTS, il settetto dei primati punta con decisione alla dominazione globale, pubblicando un prodotto studiato di tutto punto per presentare al meglio la sua trascinante mescola k-pop, l'approccio che travalica i generi e mette in risalto la forte intesa dei suoi membri. Eppure, qualcosa non funziona più come prima.

Se c'è qualcosa che ha permesso ai BTS di stagliarsi nel mare magnum delle boy-band che dominano da anni il mercato sudcoreano, è senz'altro l'input creativo sul proprio materiale, la possibilità di lasciar emergere una personalità musicale che andasse oltre i limitanti diktat delle grandi etichette. Forse ben più che le coreografie perfettamente coordinate e la bellezza dei suoi membri, è stata la capacità di potersi raccontare, di intercettare i problemi e le ansie di una generazione intera, la vera chiave dell'affermazione del settetto. Spiace constatare che assieme alla ribalta internazionale lo spazio di manovra fornito ai ragazzi si sia notevolmente assottigliato, relegandosi spesso a mixtape esterni al percorso della band stessa. Se quindi il nuovo progetto (il terzo lanciato in meno di un anno!) è un compendio energico e trascinante dell'electropop urbano presentato negli ultimi tempi, nondimeno tutta la sua energia, corredata di performance esplosive e interpretazioni all'unisono, si disperde in una formula prosaica e stantia, tesa a racimolare il massimo col minor sforzo possibile.

Spiace che un progetto capace non poco tempo fa di fornire spazio sufficiente a mettere in risalto la personalità di ogni suo singolo membro (i brani autografi di “Wings”) qui si promuova nelle ennesime slavate carinerie dal gusto tropicale (il singolo spaccarecord “Boy With Luv”, inframmezzato dai contributi vocali di Halsey), tiepidi midtempo electro-dancehall dal tocco romantico (il torrido minimalismo di “Make It Right”, firmata assieme ad Ed Sheeran), prevedibili lentoni a cuore aperto, per quanto ottimamente interpretati (“Jamais Vu”).
In questo breve manifesto, giusto il tiro pop-rap dagli aromi retrò di “Home” e l'approccio cross-genere di “Dionysus” (con tanto di chitarre hard-rock a rimandare alla carica eversiva dei formidabili Seo Taiji & Boys) offrono uno spaccato di quello che potrà essere un interessante futuro per i BTS.

Per quanto zeppo di riferimenti alla psicoanalisi di Carl Jung (il titolo è già un chiaro riferimento), a Béla Bartók e alla mitologia greca, “Map Of The Soul: Persona” viene totalmente meno alle sue premesse, mostrando il settetto conteso tra una maggiore ambizione espressiva e le richieste di un mercato incredibilmente uniformante. Il tempo saprà dire quale direzione prenderà la band: per il momento questo rimane uno degli episodi più sbiaditi della loro già lanciatissima carriera.

08/05/2019

Tracklist

  1. Intro: Persona
  2. Boy With Luv (ft. Halsey)
  3. Mikrokosmos
  4. Make It Right
  5. Home
  6. Jamais Vu
  7. Dionysus




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