Dino Fumaretto

Coma

2019 (Trovarobato)
songwriter

A parte il brevissimo Ep "Sotto assedio" (tre canzoni) pubblicato nel 2015, era dal lontano 2012 che non avevamo notizie di Elia Billoni in arte Dino Fumaretto e della sua stralunata, irresistibile poetica. "Coma" va quindi a riempire un vuoto insolitamente lungo, e lo fa nel modo migliore, riprendendo il dialogo interrotto con "Sono invecchiato di colpo" senza in alcun modo modificare il registro che il cantautore mantovano ha saputo cucirsi addosso nel tempo. Uno stile che fa del nonsense e del parossismo una ragione d'essere, come se ci trovassimo di fronte a una visione deformata e ansiogena del mondo nel quale viviamo.

"Coma" rappresenta anche, a differenza del passato, il frutto di un lavoro di squadra. Al fianco di Fumaretto c'è sempre Iosonouncane, fedelissimo produttore e compagno d'armi (nonché di mille concerti vissuti insieme), ma non solo. Gli interventi di Francesca Baccolini al contrabbasso e di Rocco Marchi alle chitarre e alle tastiere non si limitano a un'aggiunta strumentale ai brani, ma partecipano alla produzione e alla costruzione stessa delle canzoni, che sono così il risultato di un confronto collettivo. Pur partendo ancora dal pianoforte o dalle tastiere, i pezzi si gonfiano via via di nuovi arrangiamenti. Il fatto che Billoni sia recentemente andato in tour con una backing band vera e propria – e di tutto rispetto – è la diretta conseguenza di questa "apertura" a ulteriori idee e confronti.

Bastano comunque le prime note di "Nel sonno profondo" per riabbracciare una poetica che appartiene solo e soltanto a Elia Billoni/Dino Fumaretto, quella sorta di specchio deformante che mescola visioni reali e dimensione onirica in un tutt'uno surreale. Come si accennava, il contesto è lo stesso: un non-luogo fitto di figure irreali, incubi tridimensionali (la parabola di "Problema in affitto" non è mai stata così "horror"), immagini di una realtà vista attraverso un filtro del tutto personale - l'inquietante, baritonale "Bicchiere" ne è un buon esempio. Di fatto, l'enunciazione di quella dimensione Lynch-iana che fino a oggi era rimasta ancora sostanzialmente inespressa.

L'accompagnamento di Marchi e Baccolini arricchisce una proposta sonora che nel fare arte di Fumaretto non è mai stata intesa come semplice accompagnamento e nella quale Billoni riconosce come maestri assoluti il kraut-rock e Nick Cave. Allo stesso tempo, le atmosfere si fanno più oscure e ansiose, pur con qualche eccezione ("Fiori di cantina", "Bicchiere rotto"), fino a sconfinare in una crasi tra post-punk e cantautorato di grande impatto ("Innocuo sogno di rivolta"). Le variazioni picaresche, quasi circensi – è il caso della parte finale di "Fiori di cantina", ad esempio – sembrano inserite lì apposta per stemperare la tensione, o viceversa per mostrare il lato opposto della medesima follia. Fondamentali sono poi i testi, il vero valore aggiunto di Fumaretto, che si attestano su nuove vette di lirismo kafkiano: "Ma un giorno lo giuro/ su te che non esisti/ sarò un bicchiere rotto/ sarò un bicchiere rotto", "vieni a fare il morto nel mio mare" etc.

Per un artista così eclettico e sui generis (nell'accezione più positiva del termine), "Coma" potrebbe essere definito come "il disco più coraggioso". Si tratta invece dell'ennesimo passo di una carriera a suo modo straordinaria, fieramente fuori dai binari, senza dubbio unica.

02/04/2019

Tracklist

  1. Nel sonno profondo
  2. Sopra la mia testa
  3. Problema in affitto
  4. Bicchiere
  5. Fiori di cantina
  6. Innocuo sogno di rivolta
  7. Bicchiere rotto
  8. Storia epica
  9. Prima di morire
  10. Coma


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