John Frusciante

Maya

2020 (Timesig)
drill and bass, idm

"Datemi un fottuto breakbeat". Queste sono esattamente le prime parole pronunciate da John Frusciante nel brano “Brand E”, singolo estratto dal suo nuovo album, interamente strumentale, intitolato “Maya”, esplicito riferimento all’amata gatta del chitarrista dei Red Hot Chili Peppers recentemente scomparsa e alla quale l’artista newyorkese ha dichiarato di essere stato molto legato.
L’accorato sentimento che ha portato alla scelta del titolo è però l’unica dolcezza presente nel disco. L'intero progetto strumentale è schietto darkcore, basato sui tipici suoni British provenienti della prima metà degli anni 90 e intriso di fulminanti jungle breakbeat in pesanti ritmi di 4/4, da sempre recondite passioni del cantautore e polistrumentista americano.

Per molti la piega stilistica intrapresa dal membro dei Red Hot Chili Peppers (a oggi il nuovo rientro nel sodalizio sembra essere saldo e foriero di materiale) ha destato non poco stupore, sorprendendo persino gli integralisti seguaci dei suoi progetti acid-techno editati con lo pseudonimo di Trickfinger, con il quale ha pubblicato ben due album solo nel corso del 2020.  Alcuni indizi avevano, però, fornito importanti indicazioni sugli ambiti verso i quali Frusciante, già da tempo, iniziava a dirigere le proprie idee artistiche. Il progetto Speed Dealer Moms con Chris McDonald e Aaron Funk, caratterizzato da cacofonici blip e sequenze di dark-breakcore, e alcuni elementi armeggiati per il progetto solista free-minded “PBX Funicular Intaglio Zone” del 2012 confermavano il forte interesse di Frusciante per tali sonorità.

Con “Maya” l’istrionico artista statunitense fa balzare in primo piano tutti i precedenti germogli, sfornando un disco corroso da jungle molto accentuati e infuso di Idm (braindance) e drill’n bass. Le composizioni in scaletta non sono solo fondate su vertiginosi attacchi di percussioni, ma sono anche armate d'insoliti breakdown e scampoli funk che aggiungono ulteriori livelli di complessità. Frusciante sembra calato con sufficiente sicurezza in questo ruolo, ma il risultato finale non appare del tutto convincente.

Tracce come "Flying" e "Usbrup Pensul" sono tessiture create dalle mani di un veterano esperto del settore che ha, però, lasciato il lavoro sospeso in un limbo indefinito, dove tali composizioni non devono mai rischiare di adagiarsi, pena una colpevole perdita di efficacia.
La situazione prevede qualche flebile miglioramento in brani quali "Amethblowl", dove un basso ritmico si respinge sistematicamente in una frenesia paranoica, in "Reach Out", episodio che attraversa il terreno più anomalo della jungle alla ricerca di un senso di calma quasi archetipico, nei composti ritmi percussivi presenti in “Brand E”, e soprattutto in “Pleasure Explanation”, passaggio dotato di una preziosa e distaccata introduzione che confluisce in un’intensa progressione molto più omogenea rispetto agli altri brani della collezione.

Mettendo per un momento da parte il dorato sentiero percorso con i suoi amati (e odiati) Red Hot Chili Peppers, in passato Frusciante ha dato ampia dimostrazione di essere sia un cantautore che uno sperimentatore di ottimo livello. “Maya” non sarà probabilmente ricordato tra i lavori più riusciti della sua discografia da solista, ciononostante va riconosciuto l’estremo coraggio che l'ha spinto a tuffarsi in un genere musicale ostico, che da sempre esercita una grande attrazione su di lui, ma che non appare propriamente nelle sue corde.

27/10/2020

Tracklist

  1. Brand E
  2. Usbrup Pensul
  3. Flying
  4. Pleasure Explanation
  5. Blind Aim
  6. Reach Out
  7. Amethblowl
  8. Zillion
  9. Anja Motherless


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