Primo Lp del 2021 per Lorenzo Bracaloni e il suo prolifico progetto Fallen, tra ambient e new age. "Ljós", distribuito dall'etichetta "Rohs!" in sole cinquanta cassette, si pone in continuità con la discografia precedente, forse mostrando una maggiore consapevolezza nei propri mezzi ma probabilmente anche un certo mestiere. Nelle note di copertina Bracaloni ci dice che Ljos è una parola islandese traducibile in luce, citando successivamente le parole di Goethe: "C'è una forte ombra dove c'è molta luce."
Luce e ombra che coincidono e si sovrappongono inevitabilmente come due opposti non possono che esistere uno in funzione dell'altro (male-bene, giorno-notte, vita-morte, ecc). Sette brani che seguono un percorso lineare che parte da "Spiragli", una serie di leggiadre note ripetitive, a "Leggero è il vento", tra elettronica e strumenti acustici, sino al finale "Non un addio", uno dei brani più ariosi del progetto Fallen, che potrebbe rimandare alle sinfonie elettroniche di Vangelis.
L'aspetto new age è prevalente, arricchito da registrazioni ambientali, pianoforti romantici ("Ricordo dolce") e momenti ambient più dilatati, ma il mood è quello tipico del progetto Fallen.
Se luce e ombra sono indissolubilmente legati, Bracaloni fa bene a ricordarcelo in periodi tanto bui. Se vediamo solo buio nel nostro futuro, ricordiamoci che la luce deve essere presente: basta solo cercarla.
23/02/2021