È strano pensare che proprio Lovecraft non amasse la musica ed è strano pensarlo proprio riflettendo su quanto i suoi racconti ispirino mondi sonori che potremmo definire tipicamente lovecraftiani. Ed è anche interessante notare come questo accada in ogni parte del mondo, con musicisti cresciuti in mondi e culture totalmente diverse tra loro. Una lunga raccolta di quattordici brani che spaziano dagli Stati Uniti di Mombi Yuleman ("Dreaming Of Innsmouth", drone rarefatto con vecchie registrazioni sovrapposte in stile Caretaker), dalla Svezia di Lars Bröndum ("The Legend Of Dagon", collage tra elettroacustica e musica concreta) all'Italia di Mario Lino Stancati ("The Color Out Of Space") sino all'Iran di Solatipour Reza (il brano d'avanguardia "The Resurrection").
C'è quindi qualcosa che unisce i mondi di Lovecraft in ogni regione del mondo, un linguaggio non scritto comprensibile ovunque, qualunque sia la propria formazione culturale o musicale.
Come già in numerose altre pubblicazioni, la Eighth Tower Records ci fornisce una lunga serie di spunti da seguire per gli amanti della scena dark-ambient, con numerosi artisti poco noti da seguire in futuro. Oltre ai brani già citati, segnalo il progetto inglese Dead Space Chamber Music con un brano di tipica avanguardia per archi nel brano "Nocturne For Erich Zann" dedicati al racconto "The Music Of Erich Zann" (1921), primo episodio in cui Lovecraft scrive di un musicista, e il bizzarro progetto spagnolo Kloob ("Providence") dove un piano (probabilmente preparato) e un sottofondo elettronico creano atmosfere davvero anomale e originali.
(05/02/2021)