Non era così male la colonna sonora di “She's The One”, commedia romantica dai tratti indie di Edward Burns del 1996 con varie star dell’epoca: Cameron Diaz, Jennifer Aniston etc. Tom Petty accettò di comporla giusto per mettersi alla prova con le musiche da cinema, ma calcolò male i tempi: tra il tour di “Wildflowers” e il divorzio dalla prima moglie, si ritrovò a correre per terminarla. E così il produttore Rick Rubin (già in “Wildflowers”, 1994) rigirò le carte nel mazzo con qualche canzone nuova, un paio di cover (“Asshole” di Beck e la potente "Change The Locks" di Lucinda Williams) e gli avanzi - se così si possono chiamare - del disco precedente, riapparsi da poco in “All The Rest”. Il risultato non piacque a Tom, che rinnegò il lavoro, anche se raggiunse buone posizioni in classifica e vendette più che bene.
Prima di lasciarci nel 2017, Tom era impegnato sulla ristampa di “Wildflowers” per farlo uscire doppio, come originariamente era stato partorito e, visto che quattro dei pezzi registrati per l’album erano finiti su “She’s The One”, decise di mettere mano anche a quell’ibrido di temi raccattati qua e là che non lo convinceva.
“Angel Dream”, secondo le figlie di Petty che hanno supervisionato il lavoro, dovrebbe essere quel rimaneggiamento voluto da Tom da cui sono state asportate le tre canzoni (“Hope You Never,” “Hung Up And Overdue” e “California”) delle session di “Wildflowers”, ad eccezione di “Climb The Hill, l'unica che rimane su entrambi i dischi, oltre ad essere stata aggiunta anche a "All The Rest" (sono registrazioni diverse anche se praticamente senza differenze). Rispetto a “She’s The One”, su “Angel Dream” ci sono però alcuni inediti: “105 Degrees”, “One Of Life's Little Mysteries”, la strumentale “French Disconnection” e la cover di “Thirteen Days” di J.J. Cale.
“105 Degrees”, secondo Mike Campbell (chitarrista degli Heartbreakers), è nata da una delle improvvisazioni quando il gruppo si scaldava o era in pausa. Tom molte volte inventava le parole sul momento e tutti se la spassavano un po' jammando liberamente. Campbell aggiunge che ci sono ancora un sacco di cose del genere nei loro archivi e probabilmente usciranno nei decenni a venire.
La stranamente swingata “One Of Life's Little Mysteries” è l’ennesima outtake di “Wildflowers” che Petty non pensava di destinare a “All The Rest” o ad altro. Ryan Ulyate, che ha co-prodotto e mixato “Angel Dream”, la considera un brano eccentrico che davvero non sarebbe stato adatto a quel disco come Tom l'aveva immaginato, e siamo d’accordo con lui: un pezzo decisamente anomalo nella produzione del Nostro.
La cover di "Thirteen Days" di JJ Cale sarebbe apparsa più tardi nei set dal vivo della band. Petty alla fine non la destinò all'album "All The Rest", ma l'aveva presa in considerazione nel 1994 quando pensava di terminare "Wildflowers" con due Lp. La breve versione strumentale intitolata "The French Disconnection", utilizzata nel film “She’s The One”, chiude il disco, anche se il vero finale è nella penultima e nuova versione mixata ed espansa di "Supernatural Radio", che ora dura più di sei minuti. Per Campbell è quasi una jam session in cui gli Heartbreakers vanno fuori di testa e si allungano a suonare come non succedeva spesso nei dischi.
Di “Angel Dream” quello che colpisce è la ruvidezza degli arrangiamenti, specie viste le produzioni precedenti di Petty, curate fino all’ultimo dettaglio. “Siamo solo noi che ci divertiamo in studio e lavoriamo al di fuori del nostro modo normale, essendo una colonna sonora e tutto il resto”, dice Campbell, e sembra proprio che sia andata così. Gli Heartbreakers in quel frangente stavano suonando dal vivo divertendosi e, aggiungiamo noi, registrando nello stile dei migliori Crazy Horse quando accompagnavano Neil Young.
Ciò che ci lascia invece perplessi è l’idea di creare un disco nuovo eliminando gli strumentali (utili ai fini della soundtrack), i tre pezzi di “Wildflowers”, oltre alla versione di “Walls-Circus” insieme a Lindsey Buckingham (Fletwood Mac) e a un'altra versione della title track. Insomma, forse sarebbe stato più corretto, specie per i fan, elaborare una versione più ampia di “She’s The One” con tutto il materiale in più apparso in “Angel Dream” e magari qualcuna di quelle jam di cui racconta Campbell.
07/02/2022