Enzo Carella

Sfinge (ristampa)

2022 (The Saifam Group)
canzone d'autore, yacht rock, funk

Al netto della discreta esposizione radiofonica e televisiva che riuscì a conquistare all'epoca dei suoi primi tre album, con tanto di secondo posto ottenuto al Festival di Sanremo del 1979, Enzo Carella non ha mai ottenuto i favori del pubblico italiano e c'è un dato che lo racconta spietatamente: non è mai riuscito a piazzare un disco nella top 50 settimanale degli album di Tv, Sorrisi e Canzoni prima, né in quella curata dalla Fimi in seguito.

 

Stando a ciò, lo si potrebbe quasi derubricare a curiosità del sottobosco, una nota a pie' di pagina del pop italiano, e così sarebbe forse stato se la sua musica non avesse esercitato una forte influenza su disparati risvolti della nostra canzone. In tempi neanche lunghi peraltro, se è vero che Lucio Battisti volle collaborare col poeta Pasquale Panella nel 1983, ai tempi della produzione di "Oh! Era ora" di Adriano Pappalardo, proprio dopo essersi imbattuto nei dischi di Carella.
Carella/Panella è infatti stato il primo tandem creativo del paroliere romano, e i dischi bianchi di Battisti sembrano una sorta di prosecuzione, e al contempo estremizzazione, della trilogia storica di Carella: già solo aver in qualche modo indicato la via al più importante cantante nella storia del pop italiano, in quella che è stata la sua fase più radicale e visionaria, chiarisce la statura di Carella.
Si potrebbe a questo aggiungere l'influenza esercitata su altri nomi, in particolare a livello alternativo, da quelli di qualche anno fa, come Riccardo Sinigallia e Dente, a quelli più recenti: Colapesce, Chiello e Fulminacci fra i tanti.
Le vendite tuttavia modeste dei suoi dischi hanno fatto sì che le ristampe latitassero per decenni, sorvolando per esempio totalmente gli anni Novanta, periodo di massimo splendore per il mercato discografico italiano.

Ora che il formato fisico digitale sembra al collasso (per quanto i dati abbiano indicato nel 2021 una lieve ripresa del cd) e che quindi sembrava non esserci più spazio al riguardo, ecco invece che nel dicembre del 2022 la Saifam, etichetta indipendente veronese, decide di ristampare "Sfinge", terzo album del cantautore e forse apice della sua produzione.
Nel 2020 la On Sale Music aveva ristampato i primi due, "Vocazione" e "Barbara e altri Carella", aggiungendo anche qualche traccia bonus tratta dai 45 giri d'epoca. Purtroppo la qualità del suono era scadente e l'impressione di molti acquirenti è stata quella di essersi trovati innanzi a copie realizzate con file pirata e per certo non rimasterizzate.
Questa edizione Saifam di "Sfinge" vanta invece un suono impeccabile: una buona notizia, anche considerando l'appena annunciata riedizione di "Barbara e altri Carella" per la fine di febbraio 2023. Mancherebbe a quel punto soltanto "Vocazione" all'appello.

"Sfinge" uscì in origine nel 1981, prodotto da Elio D'Anna (già fiatista degli Osanna e dei Nova) e suonato per intero dai Duende, band napoletana formata da Fabrizio D'Angelo (tastiere), Gianni Guarracino (chitarra), Fabrizio Milano (batteria), Tony Walmsley (basso) e Adriano Giordanella (percussioni). La stessa identica squadra lavorò in contemporanea all'album "Musica è" di Enzo Cervo, anche quello con Panella ai testi.
Dato il retroscena culturale dei partecipanti, D'Anna in particolare, il disco si muove fra sonorità influenzate dalla jazz fusion, che all'epoca attraversavano l'ala più raffinata del cantautorato italiano, dal grande successo popolare di Pino Daniele e Teresa De Sio all'oscuro sottobosco di Mario Acquaviva. I testi di Panella, canzoni d'amore che sono poesie dal taglio moderno e surreale, si abbinano perfettamente al piglio melodico battistiano di Carella e alla sua voce delicata: non stupisce pertanto che, ascoltandoli, Battisti li abbia immaginati adatti alla propria musica.

 

Guardando fuori dall'Italia, le basi strumentali sono affini a quello che ora i critici anglofoni chiamano yacht rock o che, in Giappone, viene indicato come city pop: chitarre elettriche dal suono liquido, linee di basso funk, cori femminili tinti di soul, pianoforte elettrico dal groove sincopato, ricami di sintetizzatore a fare d'atmosfera e qualche assolo di sax o di flauto. Fa eccezione soltanto "Mare sopra e sotto", che ripesca quel folk mediterraneo di cui D'Anna conosceva bene storia e dinamiche, come dimostrato ai tempi degli Osanna.
In particolare, i brani più trascinanti, come "Sì, si può", "Contatto" e "Riflessione finale", stanno solo aspettando di essere campionati dai musicisti elettronici di mezzo mondo, che hanno del resto ancora tempo per scoprire Carella, se pure in Italia abbiamo dovuto aspettare più di quarant'anni per vederlo ristampato.

09/02/2023

Tracklist

  1. Stai molto attenta
  2. Sì, si può
  3. Sex Show
  4. Mare sopra e sotto
  5. Sfinge
  6. Che notte (Qui con te)
  7. Contatto
  8. Lei no
  9. Riflessione finale




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