La scena post-punk francese è sempre in grande fermento, nonostante per molti gruppi non sia affatto semplice trovare nuovi spunti per rinnovare una formula fin troppo ancorata alla nostalgia dei tempi andati. Qualcuno però ce l'ha fatta, grazie anche a un approccio più trasversale ed eclettico: è il caso dei Blind Delon (da Tolosa) oppure dei loro colleghi parigini Je T'Aime, con "Passive" giunti al secondo album dopo un discreto self-titled debut del 2019.
Rispetto all'esordio, qui a spiccare è una maggiore consapevolezza dei propri mezzi, un modus operandi capace di raggiungere gli obiettivi prefissati in piena scioltezza e con totale semplicità. L'importante è non cedere soltanto alla malinconia e alla drammaticità tout court, perché oggi quelle vecchie pareti ingiallite hanno assoluto bisogno di essere riverniciate con qualche colore brillante (la copertina del disco parla da sola).
"Passive", dunque, pur non inventando nulla, è il classico album che suona fresco di giornata, sulla scia di quanto fatto di recente da gente come Ash Code oppure Traitrs.
A tal proposito, l'utilizzo dei sintetizzatori rappresenta sovente quella marcia in più che non ti aspetti, come nel caso della doppietta "Blood On Fire" e "Give Me More Kohl", due composizioni che traducono un certo divertissement da balera dark nella voglia di non prendersi mai troppo sul serio.
Eppure, la musica di questo trio conosce anche dei momenti più introspettivi: se "Another Day In Hell" è un magnifico pezzo struggente (quello che Robert Smith e soci non riescono più a scrivere da quasi trent'anni!), la lunga chiusura affidata a "Marble Heroes" ci riporta ancora più indietro, a quei Cure più accessibili di metà anni Ottanta ("The Head On The Door" e dintorni).
C'è da dire che le vocals di Dany Boy non si distinguono affatto per originalità, ma poco importa, davanti a un valido menu in cui trovano spazio una serie di brani incalzanti ("Lonely Days") o comunque diversi dagli stereotipi più comuni (il caso di "Dirty Tricks" oppure della saltellante "On The Phone".
Hanno voglia di crescere, questi Je T'Aime, perché di passivo qui c'è solo il titolo.
18/02/2022