Little Pieces Of Marmelade

Ologenesi

2022 (Vertigo)
crossover, alt-rock, post-grunge

Secondo album per i due musicisti marchigiani lanciati in orbita da X-Factor e accolti sotto la propria ala protettrice da Manuel Agnelli, che non solo li ha voluti nella backing band che lo sta accompagnando nel tour solista a supporto di “Ama il prossimo tuo come te stesso”, ma ha anche curato la produzione di “Ologenesi”, disco che segna la svolta intrapresa da Daniele "DD" Ciuffreda (batteria e voce) e Francesco "Frankie" Antinori (chitarre), quella del passaggio al cantato in italiano. Un lavoro spiazzante, ma soltanto per chi non abbia già seguito i loro precedenti capitoli, incentrati su un crossover venato di grunge e infarcito di blues e psichedelia. Certamente spiazzanti sono i poco funzionali titoli delle dodici canzoni, resi in maniera impersonale, contrassegnati da un numero che non segue la normale progressione aritmetica.

Il punto senz’altro da apprezzare risiede nel fatto che, nonostante i Little Pieces Of Marmelade abbiano trovato nel mezzo televisivo la spinta determinante per lanciarsi verso una certa notorietà, quando si ritrovano in studio fanno di tutto per evitare qualsiasi facile omologazione. Con piglio anticonformista non scelgono strade ben asfaltate, ma optano per sudore e polvere, generando un sound sporco, aggressivo, poco in linea con i compromessi imposti dal mercato. Dal punto di vista dell’impatto visivo, sul palco ricordano tanto i Black Keys quanto i nostri Bud Spencer Blues Explosion, sostituendo alla radice blues (maggiormente praticata nelle precedenti pubblicazioni) una malsana attitudine metropolitana.

 

Le soluzioni migliori sono quelle meno prevedibili e più complicate da replicare, come le distorsioni disturbate e l’atteggiamento generale dei Verdena (dei quali guarda caso il secondo disco fu prodotto proprio da Agnelli), le metriche hip-hop e le inflessioni vocali dei Beastie Boys (occhio a “Canzone 2”), il falsetto di “Canzone 10” che diventa omaggio al Prince più elettricamente intenso, quello zona “Purple Rain”.
Non è facile riempire in due tutto lo spazio disponibile, specie dal vivo, ma i ragazzi esondano grazie a talento, tecnica e un’urgenza post-adolescenziale servita con testi senza censure, costruiti attingendo dal gergo dei loro coetanei. Pur affondando le radici in riferimenti ben individuabili e appartenenti al passato, “Ologenesi” suona assolutamente contemporaneo; il pubblico sta rispondendo con una lunga sfilza di sold-out.

26/10/2022

Tracklist

  1. Canzone 1
  2. Canzone 7
  3. Canzone 2
  4. Canzone 3
  5. Canzone 10
  6. Canzone 6
  7. Canzone 8
  8. Canzone 4
  9. Canzone 9
  10. Canzone 5
  11. Canzone 11
  12. Canzone 12


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