Alison Goldfrapp

The Love Invention

2023 (Skint)
disco, elettronica, synth-pop

"The Love Invention" è il primo album solista di Alison Goldfrapp dopo oltre due decenni di collaborazione con il suo partner musicale Will Gregory. Il periodo di isolamento pandemico e l'importante contributo offerto recentemente in "Profound Mysteries" dei Royksopp hanno fatto maturare nella cantante inglese lo slancio per produrre un lavoro in autonomia. In questa sua nuova avventura ha deciso di farsi affiancare dal talentuoso James Greenwood e dal producer britannico Richard X, con cui aveva già lavorato ai tempi di "Head First". Probabilmente è proprio dal lavoro del 2010 che riprende l'idea di esplorare la dance eighties e di ricreare atmosfere scintillanti e spensierate da ballare nei live club.

 

Il risultato è decisamente confortante. La voce di Goldfrapp fluttua irresistibilmente in un raffinato tappeto di synth indossando un luminoso abito elettro-pop nella opener "Never Stop", o facendosi più soffusa e sensuale alla Kylie Minogue nella title track, un inno al potere della seduzione e dell'attrazione.
L'obiettivo dichiarato è farci immergere in un mondo lussureggiante nel quale lasciarsi trasportare dai groove dancefloor è l'unica strada percorribile. Ogni tentativo di abbracciare tematiche più serie ("So Hard So Hot") appare maldestro. La bionda inglese è molto più a suo agio mentre evoca notti piene di passione - "Hotel (Suite 23)" - o intona eclettiche ballate in stile dream-pop ("In Electric Blue").

Certamente, il livello del disco sarebbe salito vertiginosamente se Goldfrapp fosse riuscita in ogni brano ad associare ai suoi beat ricercati anche degli hook travolgenti. Facile innamorarsi in questo senso di "Fever (This Is The Real Thing)" che con i suoi gorghi sinuosi di synth rappresenta uno dei punti apicali dell'album. Di questo brano, anticipato già come singolo a febbraio, sono proposte fra le bonus track della versione espansa digitale dell'album due versioni alternative riarrangiate dal producer britannico Paul Woolford. I rimandi a Róisín Murphy sono talmente sfacciati che l'intera traccia potrebbe essere intesa come un omaggio all'arte della songwriter irlandese.
D'altronde, di citazioni non ne mancano, in "The Love Invention". In certi casi risultano anche più convincenti dell'originale. Un esempio su tutti è "Gatto Gelato" che già dal titolo rimanda alla italodisco. Incentrato su una spirale di note basse contrapposte all'eterea voce di Goldfrapp, il brano è un piccolo gioiello che tiene in equilibrio l'elettronica da club contemporanea con la disco anni Ottanta (italiana e techno).

In mezzo ai lustrini e alle paillettes della discoteca, Goldfrapp riesce a inserire anche qualche momento più riflessivo. La traccia finale "SloFlo" è tenuta solo da una voce che sembra provenire da una dimensione ultraterrena e da scie soffuse di synth. I toni crepuscolari e ariosi rivelano ancora una volta la straordinaria poliedricità di un'artista che è sempre stata capace di reinventarsi. Nel panorama della disco-music britannica, sempre più affollato di aspiranti regine, il suo posto a corte Alison Goldfrapp lo tiene ben stretto.

23/05/2023

Tracklist

  1. NeverStop
  2. Love Invention
  3. Digging Deeper Now
  4. In Electric Blue
  5. The Beat Divine
  6. Fever (This Is the Real Thing)
  7. Hotel (Suite 23)
  8. Subterfuge
  9. Gatto Gelato
  10. So Hard So Hot
  11. SloFlo




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