Seeking only answers
Hearing only lies
Grian Chatten vagabonda di notte per un luna park in una serie di immagini sovrapposte e dai contorni indefiniti, un caleidoscopio notturno illuminato dalle luci delle attrazioni e che ha per sottofondo "The Score", lieve crescendo messo in moto da poche note di chitarra acustica, xilofono e viola, a cui si accodano gradualmente drum machine, basso e sintetizzatori. Un rischio non indifferente, inizialmente quasi una sorta di trauma, difficile da elaborare e assimilare per chi era abituato ad abbinare la voce del cantautore irlandese alle sferzate mutevoli del gigantesco trittico sfornato in soli quattro anni dai Fontaines D.C.. Le pagine di "Chaos For The Fly" appartengono tuttavia a un diario talmente intimo e personale da aver necessitato un trattamento differente da quello che gli sarebbe stato riservato all'interno del gruppo.
Prodotto dall'artista irlandese insieme a Dan Carey, presente all'interno dei brani anche in qualità di polistrumentista, il disco vede la partecipazione del batterista e compagno di band Tom Coll, della musicista Violeta Vicci agli archi, di Hinako Omori in alcuni interventi di piano, della compagna di Grian, Georgie Jesson, nel ruolo di corista, e di Freddy Wordsworth dei caroline come trombettista. A farla da padrona in maniera incontrastata è inequivocabilmente la qualità delle liriche, mentre le sonorità, portate dalle onde che si increspavano sulle coste di Stoney Beach durante le passeggiate notturne di Chatten, intrecciano chamber-folk, frammenti di elettronica e guizzi pop-rock. Superato il gradino dell'opener, si fa strada la riflessiva e dinoccolata semi-ballad "Last Time Every Time Forever", che detta le generali linee guida delle tracce successive.
Kindness is a trick to turn you strangeIl ritmo concitato del pezzo forte "Fairlies" ha per protagonista assoluto un violino battagliero, efficace rimando alla musica tradizionale irlandese, che insieme alla chitarra svolazza tra una vita solitaria, giochi di parole e "bugie oneste". Nella penombra di un elegante lounge club si materializza a poco a poco il piano della leggera "Bob's Casino", dove la voce eterea di Jesson si alterna a più riprese a quella di Grian, e la chiusura è incentrata sulla tromba di Wordsworth. Si prosegue con i rintocchi di pianoforte dell'intima e malinconica "All Of The People", mentre "East Coast Bed" culla l'ascoltatore con passaggi riconducibili all'elettrofolk, immersi in echi sintetici di stampo eighties.
Until you're twisted and you're shining like a varicose vein
Anger makes you weak and turns you sick
And gets you in the six feet nice and quick
If you have nowhere to goLe poesie amare e intense di "Chaos For The Fly" ci trasportano nell'universo di Grian, che per l'occasione diviene una sorta di Caronte che guida l'ascoltatore attraverso un breve viaggio fatto di risposte introvabili e sentimenti ossimorici, schermati dai barlumi delle luci al neon che si confondono nell'oscurità. Un debutto che pone in evidenza ancora una volta le buone capacità di stesura delle liriche da parte del frontman dei Fontaines D.C., anche se per scelte di sound forse non raggiunge sempre e comunque il massimo vertice in ogni episodio.
Get used to the rain
I doubt you find what you're looking for
I doubt the feeling remains
This is no season for loving
This is the season for pain
30/06/2023