La chitarra non è certamente lo strumento prediletto da Paw Grabowski, artefice dell'ormai consolidato progetto Ojerum. A memoria ricordo solo qualcosa in "Vaev", mentre la voce ci era addirittura sconosciuta. "Coiled Souls" rompe questi due tabù e diventa il suo primo Lp per chitarra e voce, ovviamente restando sempre nei confini della musica meditativa, potremmo dire in questo caso folk-ambient.
La voce diventa mero sussurro dai testi appena percepibili, mentre la chitarra funge da accompagnamento, da strumento adatto a creare un paesaggio onirico. Non sembra proprio che Grabowski sia in alcun modo interessato alla musica folk comunemente intesa. Sembra invece che la chitarra sia semplicemente uno strumento differente per proseguire il suo lungo percorso dedicato alla musica ambientale.
Brani come "Embrace The Serpent" o "Silvery White Clouds" (ma in fin dei conti si potrebbe citarli tutti) suonano come cantilene estremamente minimali, come tutti i lavori di Grabowski, lontani dalle certezze urlate ogni giorno dai social o dalle tv. L'autore crea il suo consueto mondo alternativo fatto di silenzi e meditazione, dove l'ambient non è solo un genere musicale ma anche un approccio inattuale all'esistere.
Disco puramente lo-fi, in cui la chitarra ricama loop su loop creando atmosfere molto simili al post-rock dei Labradford. Da ascoltare in solitudine cercando di dimenticare.
28/02/2023