Vinicio Capossela

Tredici canzoni urgenti

2023 (Parlophon, Warner)
songwriter, folk, pop
7.5

A noi piace stare seduti qui, nel nostro divano occidentale. Ci nutriamo di queste pietanze a domicilio ricche di ansia e rabbia sociale non ordinate e gentilmente offerte dai mezzi di informazione. Fatichiamo a comprendere realmente le cose che ci circondano e il momento storico che viviamo. Sembra che non riusciamo a destarci da questo torpore culturale che sta investendo la nostra società. Per questo suonano come una sveglia le "Tredici canzoni urgenti" nelle quali Vinicio Capossela affronta altrettanti temi di stretta attualità che non possono più essere ignorati.
Come un novello Virgilio, il cantante di Hannover sprofonda insieme a noi nell'inferno quotidiano della gastronomia elevata a unica forma di socialità ("All You Can Eat"), nelle storture di un sistema di potere che si ritiene intoccabile ("Ariosto Governatore"), nella politica che non riesce più a essere realmente rappresentativa ("Dalla parte del torto"), nella violenza esercitata a causa di una distorta visione dell'amore e della sessualità ("La cattiva educazione").

 

La canzone più urgente, "La crociata dei bambini", uscita in anteprima rispetto al resto dell'album nel giorno in cui si ricordava il primo anniversario dell'invasione dell'Ucraina, affronta il tema della guerra. Lo fa attraverso gli occhi dei bambini e del cane che li accompagna raccontati nel romanzo di Bertolt Brecht.
In quasi tutti i brani Capossela riprende suggestioni e rifessioni di autori illustri della letteratura. Non si tratta di un mero citazionismo ma di gratitudine verso quell'immenso patrimonio culturale di chi ha già provato a indicarci una direzione verso la quale tendere. In un certo senso, il processo che Capossela attua adesso sul piano culturale non è dissimile da quello che aveva già mirabilmente realizzato in campo musicale nelle "Canzoni della Cupa" dove aveva certosinamente raccolto i frutti migliori della tradizione popolare che dovremmo sempre preservare con cura.

Il rischio, in "Tredici canzoni urgenti", è che l'urgenza di denunciare e raccontare possa sovrastare la parte musicale. Questo talvolta accade: nel primo singolo le cose da dire sono tante, troppe e il pianoforte e gli archi devono solo limitarsi ad accompagnare le avventure di questi ragazzi erranti nelle macerie di una Polonia divelta. L'idea alla base dell'album, tuttavia, permette di affrontare ogni brano come un microcosmo a sé stante, concedendo all'autore una libertà assoluta nella struttura delle canzoni. Ecco allora ritrovare le atmosfere circensi di "Canzoni a manovella" nel pezzo "Il tempo dei regali", con profusioni di fiati, organi e glockenspiel e la follia festosa e strabordante di "Ovunque Proteggi" in "Gloria all'archibugio". E poi ancora il cha cha cha, ribattezzato onomatopeicamente cha cha chaf per celebrare la festa dei bambini che sguazzano nella pozzanghera; lo swing sgangherato con una satira caustica degna del miglior Tom Waits in "All You Can Eat";  la denuncia sociale in "Minorità" in cui affronta la drammatica situazione carceraria; il lirismo straordinario di "Staffette in bicicletta", cantata insieme a Mara Redeghieri.

Le collaborazioni sono tantissime: oltre ai musicisti storici che spesso hanno accompagnato Capossela nei suoi vagabondaggi musicali, nel "Sul divano occidentale" troviamo Raiz, Oliver Skardy e Bunna ai cori e FiloQ ai synth. Quest'ultimo, che produce anche il brano, invita il cantautore di origini irpine a esplorare terre poco battute nelle sue passate esperienze come il dub e l'elettronica. Capossela lascia invece a Margherita Vicario aprire la struggente "La cattiva educazione", dedicata alle donne vittime di femminicidio con la parafrasi dell'inno della Resistenza: "Questa mattina non mi son svegliata/ e l'invasore ce l'avevo in casa”. In questa abbondanza di musicisti, idee, parole Capossela ci ricorda infine che possiamo fare molto con quel poco che abbiamo.

Con i tasti che ci abbiamo/ con quelli comporremo 
con il fiato che ci abbiamo/ con quello correremo/ con il cuore che ho/ con quello ti amerò/ con la vita che ci abbiamo/ con quella noi vivremo

Non troveremo in questo album facili slogan o formule magiche per risolvere le problematiche di cui si parla. Ma, come un paziente artigiano, Capossela cerca le parole, le smussa, le leviga e le mette al servizio della musica. Illumina quegli oscuri anfratti da cui scaturiscono le urgenze che denuncia e con amore ci ricorda che esistono ancora delle cure alla mancanza di senno imperante. Non occorerà andare fino alla Luna ma dovremo raccogliere il testimone di chi ci ha preceduto e ci ha insegnato che in fondo "questa è la libertà: azione e responsabilità".

23/04/2023

Tracklist

  1. Il bene rifugio
  2. All you can eat
  3. La parte del torto
  4. Staffette in bicicletta (feat. Mara Redeghieri)
  5. Sul divano occidentale (feat. Bunna, Sir Oliver Skardy, Raiz)
  6. Gloria all'archibugio
  7. Ariosto Governatore
  8. La crociata dei bambini
  9. La cattiva educazione (feat. Margherita Vicario)
  10. Minorità
  11. Cha cha chaf della pozzanghera
  12. Il tempo dei regali
  13. Con i tasti che ci abbiamo


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