Coez - 1998

2025 (Warner)
pop, pop-rap

Era il '98, prima del botto, prima dei telefonini
In due con un casco, l'adesivo di Vasco
Allo stadio col Daspo, poi sei scomparso

Il settimo album in studio di Coez, a due anni dal collaborativo “Lovebars” (2023, con Frah Quintale), si chiama "1998" ed è imbevuto di nostalgia per il passato e per gli amori perduti. C’è, sottesa alle 12 canzoni in scaletta, l’idea che siano alle spalle gli anni d’oro, parafrasando Max Pezzali, e che ora non ci restino che rimpianti, malinconie, dolenti ricordi. 

La parola “lacrime” arriva dopo appena 17 secondi, nell’iniziale “Nessun tramonto”, ed è solo il primo elemento da inserire in un armamentario, abbastanza scontato, di racconti emotivi, diaristici, anche un po’ ombelicali. “Nessun tramonto, sai/ Spaccherà in quattro questa monotonia”, e infatti sfilano varie banalità: ci ricordano che “da quando nasci muori un poco alla volta” e che al ritorno la strada sembra sempre più corta.
La forma musicale, neanche a dirlo, è quella che Coez prova e riprova fin troppo spesso dal mezzo miracolo di pop-rap cantautorale ed emotivo che fu “Faccio un casino” (correva l’anno 2017). C’è la disillusione relazionale in “Qualcosa di grande”, il cui ritornello risale proprio a quelle
session, e una buona dose di depressione nella più elettronica “Dentro al fumo” (“Non ci sono per nessuno/ Quando il buio mi trascina con sé”); arriva persino una chitarra acustica d’altri tempi in “Non dire di no”, con altri occhi che piangono.

Poi altre relazioni finite, a pioggia (“Mal di te”, "Ti manca l'aria", “Senza te”). 
Anche quando il piglio è appena più vivace, in “Roma di notte” (ft. Franco126 & Tommaso Paradiso), comunque arrivano “una lacrima”, “occhi rotti” e la certezza che “eravamo un casino” (ammicco ammicco).
È un bagno nel passato che culmina idealmente in “Estate 1998”, con un piglio pop-punk smussato dalla solita nostalgia, rimpinzata di riferimenti d’epoca: la canotta di Jordan, gli 883, l’adesivo di Vasco e via ricordando. Il brano, che funge da addio a un amico, è anche quello che forse colpisce di più al cuore.

“1998” si arena troppo spesso in una molle malinconia, piena di
cliché, portata all’ascoltatore attraverso un it-pop fin troppo risaputo. Se in chisura è proprio Coez a dirci, in un soul elettronico “fa male guardarlo passare, però il tempo vola”, forse è meglio impiegarlo in altri ascolti.

01/07/2025

Tracklist

  1. Nessun tramonto
  2. Qualcosa di grande
  3. Dentro al fumo
  4. Non dire no
  5. Estate 1998
  6. Mal di te
  7. Ti manca l'aria
  8. Roma di notte (feat. Franco126 e Tommaso Paradiso)
  9. Mr. Nobody
  10. Senza di te
  11. Inverno 1998
  12. Il tempo vola