DOVS - Psychic Geography

2025 (Balmat)
ambient, progressive-electronic

DOVS è l'identità scelta da AAAA e Tin Man per sondare territori più ovattati rispetto alle consuete traiettorie del dancefloor. Il primo, noto per le sue spirali acid in chiave outsider-house, si intreccia con la sensibilità del secondo, devoto architetto sonoro e nume tutelare della Roland TB-303, reliquia totemica della cultura acid e artefice di visioni che da decenni animano i riti ipnotici del clubbing.
Dopo un sottobosco di pubblicazioni scandite da battiti forsennati e vertigini sintetiche, con "Psychic Geography" i due decidono di rallentare il passo: un excursus placido, figlio diretto di quella chillout-ambient anni Novanta che faceva delle timbriche Yamaha e delle risonanze Roland un vocabolario onirico, tra mistica new age e languori crepuscolari ("Ancient Rivers").

Gli otto movimenti che lo compongono si manifestano come apparizioni rétro, filtrate attraverso uno sguardo che rifugge ogni orpello per evocare un suono rarefatto, essenziale. Il disco si lascia attraversare con docilità, come una brezza tiepida in un pomeriggio sospeso, diventando colonna sonora per i propri interludi quotidiani ("Verona Walls").
È un lavoro che colpisce più per la qualità tattile dei suoni che per una reale urgenza espressiva. La 303, onnipresente ma mai stridula ("Vernal Fall"), si intreccia a trame sintetiche che chi ha rovistato tra archivi sonori e polverose memorie digitali riconoscerà come echi familiari di un'epoca lisergica ormai mitizzata. L'atmosfera resta rarefatta, fatta di scie melodiche e dissolvenze, una deriva gentile senza vette appariscenti, ma condotta con una maestria che non chiede mai di essere dimostrata.

25/04/2025

Tracklist

  1. Verona Walls
  2. Psychic Geography
  3. Frames
  4. Vernal Fall
  5. Plants
  6. Ancient Rivers
  7. Monsoon Reason
  8. Rumi Nation
  9. Rooftop Blues