Salmo - Ranch

2025 (Columbia)
conscious-hip-hop, pop-rap

“Ranch” è il settimo album nella carriera di Maurizio “Salmo” Pisciottu e arriva quando il rapper sardo ha quarant’anni e un'articolata carriera alle spalle: esperienze metal-stoner-hardcore giovanili e una discografia che va da un crossover unico nella scena nostrana, praticato su “The Island Chainsaw Massacre” (2011), fino al joint album a tema horror di “CVLT” (2023) in coppia con Noyz Narcos. Stakanovista del live, performer rodato che si presta anche alle hit, Salmo ha poco da dimostrare e in questi 16 brani nuovi sembra voler scartare dal resto dei colleghi. Si direbbe che è arrivato il momento di una svolta più autoriale, come avvenuto per il classe 1979 Marracash, ma in realtà queste premesse sono soddisfatte solo in parte.

Lo stile hardcore della collaborazione con Noyz è il punto di partenza per “On Fire”, un delivery rabbioso mentre le rime mitragliano con rinnovata energia su un beat ossessivo e inquietante: si apre e si chiude con intensità atmosferica, una capacità che Salmo ha affinato soprattutto negli ultimi anni. Più sorprendente, però, il racconto familiare di “Crudele”, dove il rapper rima a cuore aperto, o l’autobiografia a tinte cupe di “Mauri”, sul modello epistolare di “Stan”. È la vera novità nella sua discografia, un più schietto intimismo e una più esplicita fragilità, anche se declinata in un rock da ballare come “Sincero”, con tanto di chitarre distorte abbondanti nel ritornello.

Quando abbassa i volumi, in “Sangue amaro” e “Incapace”, si riscopre un interprete vibrante, più dotato nel canto di quasi tutti i colleghi della scena: ritorna la magia dei momenti migliori di “Unplugged” (2022), mentre una chitarra accarezza malinconicamente il cuore.
Altre volte Salmo continua a fare se stesso, come nell’hip-hop bombastico già pronto per i concerti di “Bounce!” o quello più trap mista rage di “Beatcoin”, uno show da rapper esperto con finale da infarto. L’Edm assordante di “Fuori controllo” farà contenti chi amò “Death USB” e provocherà probabilmente il delirio ai concerti. Ne “Il figlio del prete” gioca anche con le due anime mostrate in questo “Ranch”: introduzione cantautoriale, stravolgimento improvviso e quindi assalto rap ad alta intensità.

Preziosa partecipazione di Kaos in “Bye Bye”, perfettamente a suo agio nelle atmosfere più notturne e minacciose: è un modello hardcore a cui una parte di Salmo aspira, ma in “Ranch” non si vuole rinunciare alla sua anima più caciarona né sacrificare la nuova vena intimista e narrativa. Come spesso accade, l’album s’intiepidisce per i suoi compromessi: nuovo ed efficace nel racconto di un ranch mezzo reale e mezzo immaginario, un luogo del pensiero e della fantasia che male si accoppia allo stile crossover energico classico del linguaggio di Salmo. Se in versione live i momenti più agitati incendieranno il pubblico, l’ascolto integrale costringe a una scelta: soccombere a una certa schizofrenia o rassegnarsi a qualche skip.

11/05/2025

Tracklist

  1. On Fire
  2. Crudele
  3. N€urologia
  4. Sincero
  5. Bye Bye feat. Kaos One
  6. Bounce!
  7. Sangue Amaro
  8. Cartine Corte
  9. Beatcoin
  10. Il Figlio del Prete
  11. Numeri Primi
  12. Fuori Controllo feat. Luca Agnelli
  13. Incapace
  14. Conta Su di Me
  15. Mauri feat. Mari Kvien Brunvoll
  16. Titoli di Coda


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