Tom Waits

Memorie dal sottosuolo

Via alla nuova stagione di Rock in Onda, il programma condotto da Claudio Fabretti su Radio Città Aperta (Fm 88.9 a Roma o in streaming qui), con una puntata tutta dedicata a Tom Waits.
Ripercorriamo l'ultraquarantennale carriera di uno dei massimi esponenti del songwriting d'oltreoceano, dalla ballata notturne degli esordi alla consacrazione internazionale e ai lavori recenti. Quella di Waits è l'arte di un cantastorie che ha sempre contemplato l'America e i suoi ideali in modo critico, preferendo raccontare la cosiddetta "wrong side" dell'immaginario a stelle e strisce, abitata da vagabondi, anime erranti senza meta ("rain dogs") e da ogni genere di reietti.

Ascolta o scarica gratuitamente i podcast:


Tom Waits - parte 1

 

Tom Waits - parte 2


L'immaginario di Waits è il medesimo di Bukowski e di quei poeti cresciuti in seno alla controcultura underground statunitense, i quali, negli anni 60 e 70, hanno assunto un atteggiamento avverso, se non sprezzante, nei confronti dell'American way of life. Waits narra di un sogno americano che, ammirandosi borioso negli specchi deformanti di un luna park, si riscopre improvvisamente incubo. Ma ancor prima che nei cantori della beat generation, i prodromi della poetica waitsiana possono essere riscontrati nelle narrazioni maledette di Robert Johnson e ancor prima nel concetto stesso di americanità, o meglio nella sua negazione.
Nonostante la portata sperimentale della sua musica, Waits rimane fondamentalmente un artista americano con tutti, comunque e ove se ne sentisse il bisogno, i distinguo del caso.
Ma le sue storie, nell'universo immaginifico della canzone americana, costituiscono l'esatto contraltare della poetica springsteeniana. Il Boss, in un narrare populistico, se non demagogico, racconta le difficoltà, le tragedie, le sconfitte della gente comune, che tuttavia in un impeto nazionalistico, o meglio in un volersi ostinatamente cullare nel grande sogno americano, riesce orgogliosamente o quantomeno dignitosamente a farvi fronte. Springsteen nutre la gente con ciò che essa vuole sentirsi dire. La nazione di Waits è invece abitata dal popolo dei bassifondi, rassegnato a vegetare al di sotto della soglia di sopravvivenza, tagliato fuori da una qualsivoglia possibilità di riscatto. Waits rimuove le fette di salame dagli occhi dello zio Sam insito nell'americano medio, scoperchia le pentole, evidenzia il marcio che sottende quella patina di falsa solidarietà tipica della parte conservatrice del paese.


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Rock in Onda












Discografia

Scaletta del programma

1. Ol'55
2. I Hope That I Don't Fall In Love With You
3. San Diego Serenade
4. Better Off Without A Wife
5. The Piano Has Been Drinking (Not Me)
6. Wrong Side Of The Road
7. Heartattack And Wine
8. Underground
9. Soldier’s Things
10. 16 Shells From A 30.6
11. Singapore
11. Jockey Full Of Bourbon

12. Hang On St. Christopher
13. Innocent When You Dream
14. I Don’t Wanna Grow Up
15. Chocolate Jesus
16. Alice
17. No One Knows I'm Gone
18. Everything Goes To Hell
19. All The World Is Green
20. Dead And Lovely
21. Walk Away
22. What Keep Mankind Alive
23. Chicago
24. Raised Right Men

Base strumentale: Closing Time

Pietra miliare
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