Talons'

Mike Tolan, già membro dei Six Parts Seven, ha concepito ed elaborato il suo progetto Talons' durante un soggiorno a Ravenna, tra i lavori nei campi con lo zio italiano, ascoltando Will Oldham e Brian Straw.
L’album, prettamente acustico, segna un distacco netto dal post-rock privo di spessore del suo gruppo, tutto è più intimo e meno pretestuoso. C’è  la volontà e il desiderio di esprimere il proprio mondo in musica in “Songs For Babes”, racconti di quotidianità che non pretendono ascolto, un diario intimo la cui lettura non è importante, un onesto campionario di delicati accordi di chitarra e suoni casuali, atmosfere malinconiche prive di disperazione, ma ricche di estasi contemplativa.

Già pubblicato nel 2008 su vinile con incluso cd-r, l’album approda a una distribuzione ufficiale su cd attraverso la Own Records con nuova copertina e veste grafica meno ricca, resta immutato il contenuto: dodici bozzetti low-fi affascinanti e impalpabili. Canzoni che raccontano di incontri fugaci, amori platonici, su strutture acustiche che rimandano ai Red House Painters meno criptici.
Le canzoni parlano di donne, ed ecco “Maddy”, “Angela”, “Mich”, “Sam”, raccontate con ingenua passione, banalità da perdonare e melodie poco memorabili, ma, nonostante tutto, l’ascolto resta gradevole e alcune piccole gemme (“Emin”, “Rachel”,”Cole” e “Sommer”) danno spessore all’intero progetto.
Sono brevi abbozzi armonici che si frantumano prima di essere compiuti, canzoni che ruotano su un sol giro armonico ed evitano la replica, destando così l’incanto di un bozzetto o di uno schizzo.

Mike Tolan, come un pittore naif o un fotografo maldestro, crea ritratti e racconti imperfetti, ma invero onesti e sinceri, perciò capaci di strappare un sorriso e un timido applauso d’incoraggiamento. In una marea di aspiranti Bob Dylan, un cantautore capace di cantare anche i suoi limiti è sicuramente una novità.

21/07/2009